Vallelunga, Roma – Quello di Riccardo Orlando nel secondo round del campionato Formula 4 FX al circuito di Vallelunga è stata una performance di altissimo livello da talento puro, sorpassi da antologia, il gusto amaro della sfortuna e la dimostrazione di un temperamento da vero campione. capace di lasciare un segno indelebile nonostante il destino gli abbia voltato le spalle nel momento cruciale.

Tutto era iniziato sotto i migliori auspici. Orlando, dopo aver siglato il quarto tempo in qualifica, si è lanciato in una gara di rimonta. Due sorpassi mozzafiato, eseguiti con una precisione chirurgica, lo hanno portato rapidamente in seconda posizione, con il solo Liotti da inseguire. Il pilota leader del campionato, però, aveva già costruito un margine importante. Proprio quando la sfida sembrava doversi concretizzare in un testa a testa, l’insidioso spettro dei problemi tecnici ha bussato alla porta: un alternatore capriccioso ha iniziato a privare la vettura di potenza e accelerazione.


Invece di arrendersi, Orlando ha dato una lezione di carattere. Con un mezzo non al 100%, ha trasformato la sua gara in un’opera di pura difesa, gestendo gli attacchi degli avversari alle spalle con la freddezza di un pilota navigato. Quel secondo posto, conquistato in pista e difeso con le unghie e con i denti, ha avuto il sapore di una piccola vittoria, un testamento della sua crescita.

Nella Gara 2: Il Dominio e la Beffa Assoluta Il format che prevede l’inversione delle prime sei posizioni sulla griglia di partenza della Gara 2 ha regalato il meglio dello spettacolo. Partito quinto, Riccardo Orlando ha imbastito una rimonta da manuale. Tre sorpassi consecutivi, brillanti e decisi, che lo hanno

portato a prendere il comando della corsa. Una volta in testa, ha iniziato a dominare, gestendo il margine e sembrando inesorabilmente diretto verso la vittoria più meritata. Ma a cinque minuti dalla bandiera a scacchi, il cuore della monoposto si è fermato. Un guasto alla pompa della benzina ha spento il motore e spento i sogni di gloria in un istante. La scena di Orlando, fermo ai bordi della pista mentre il plotone gli sfrecciava accanto, è stata di un dramma incredulo. Quel ritiro sa di beffa atroce, perché cancella non solo una vittoria, ma punti preziosi per il campionato. In un twist del destino, proprio la sfortuna di Orlando è stata in parte bilanciata dalle penalità subite dal rivale Liotti, che non avrebbe segnato punti in questa tornata. Questo mantiene la lotta per il titolo vivissima.


L’appuntamento conclusivo sul circuito di Misano Adriatico, con il suo punteggio doppio, si preannuncia come un epico duello all’ultimo giro.

La delusione per le occasioni sfumate è palpabile, ma come si suol dire, “ciò che non ti uccide ti fortifica”. Questo weekend Riccardo Orlando non ha vinto una corsa, ma ha vinto qualcosa di forse più importante: ha dimostrato a migliaia di tifosi e a tutta la paddock di possedere il talento, la grinta e la mentalità di un vero pilota. A Misano, con la voglia di riscatto che solo le beffe sanno generare, sarà un avversario temibilissimo. La strada per il titolo è ancora in salita, ma dopo una dimostrazione del genere, nulla è da escludere.

Luogo: Palermo, Via Pandora, 25

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