Il 15 dicembre al Teatro Brancati di Catania il Gala condotto da Marina Cosentino. Grandi protagonisti della serata Tuccio Musumeci, insignito del riconoscimento “Una vita per la scena”, la rinomata famiglia teatrale Lo Giudice-Giordano-Torrisi e lo spettacolo dello Stabile di Catania “Esercizi di stile”. Premi alla regista Cinzia Maccagnano, al flautista di fama internazionale Salvatore Vella, all’attore Davide Sbrogiò e a Filippo Arriva, notissimo giornalista, critico e drammaturgo. Borse di studio del Lions per studenti dell’Accademia, e del Soroptimist e Cappellani per gli allievi del Conservatorio.

“E pensare che nella prima versione del musical di Tony Cucchiara il ruolo di Pipino non era neanche previsto…”. Con quella comicità ironica e understatement che è da sempre la sua cifra distintiva, il grande Tuccio Musumeci accenna a uno dei suoi ruoli più iconici, mentre si prepara a ricevere – lunedì 15 dicembre, dalle 20.30, del Teatro Brancati di Catania – il Premio speciale “Una vita per la scena” durante il Gala per consegna dei premi intitolati al prestigioso critico teatrale catanese Domenico Danzuso.

La manifestazione, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione, sarà condotta da Marina Cosentino e prevede sette riconoscimenti, tre dei quali appunto di carattere speciale, come stabilito dalla giuria composta da esponenti degli enti promotori, presieduta da Giuseppe Lazzaro Danzuso e con segretaria Vittoria Napoli, alla presenza del presidente del Consiglio d’Amministrazione del premio, Filippo Donzuso.

La kermesse si aprirà dunque con l’omaggio al novantunenne Tuccio Musumeci, che ha saputo fare di sé stesso una straordinaria maschera teatrale negli ottant’anni di carriera durante i quali ha saputo rappresentare la cultura catanese e siciliana in Italia e nel mondo, interpretando spettacoli teatrali e televisivi, film e produzioni discografiche. Tra i titoli più celebri non solo Pipino, ma anche testi inediti di Leonardo Sciascia e Pippo Fava, come racconta la sua parabola artistica, celebrata anche nei libri I nostri esordi e Tuccio l’eterno.

Altro premio speciale alla famiglia Lo Giudice–Giordano–Torrisi, che ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo del teatro non solo etneo con direttori artistici, attrici, danzatrici, coreografe, registi, produttori e tecnici di altissimo livello. Si celebra così una dinastia che ha illuminato i palcoscenici siciliani e internazionali, ricordando in particolare le sorelle Mariella e Silvana Lo Giudice, troppo presto scomparse, che hanno lasciato un’eredità artistica unica. Sul palco , Orazio Torrisi, attore e regista ma soprattutto direttore artistico di teatri come lo Stabile etneo e il Brancati – e le giovani generazioni: Lidia, Barbara e Carlo Giordano, Giorgia e Silvia Torrisi con Gianmarco Piccione. Tutti insieme hanno scritto e continuano a scrivere un capitolo significativo della storia dello spettacolo italiano, in linea con la mission del Premio Danzuso, dedicato alla salvaguardia della memoria artistica e culturale.

Il terzo premio speciale andrà allo spettacolo “Esercizi di stile”, interpretato e diretto da Emanuela Pistone, in scena con Agostino Zumbo e Francesco Foti. Il lavoro ha riscosso vivo successo anche durante una recente tournée nazionale. La motivazione evidenzia qui la qualità dell’allestimento, la bravura degli interpreti e la capacità della pièce di conquistare il pubblico, confermando l’alta qualità della produzione dello Stabile di Catania.

Altri riconoscimenti – artistiche sculture realizzate da Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore di AbaCt Gianni Latino – andranno a quattro espressioni di autentica eccellenza.

Apre la serie Salvatore Vella, virtuoso di fama internazionale e da molte stagioni celebrato primo flauto solista dell’Orchestra del Bellini di Catania. Con la sua sensibilità artistica e la profondità interpretativa, Vella si è segnalato in produzioni di prestigio come la recente registrazione di Lucia di Lammermoor del Teatro Bellini, dimostrando costante impegno nella promozione della musica classica e della cultura musicale locale e mondiale.

Cinzia Maccagnano riceverà il Danzuso per le regie originali e sensibili, il forte senso della scena e l’attenzione alla dimensione umana e femminista, con messinscene quali Il cavaliere Sole, La rimozione, Sogno di un valzer, Di giorno e di notte e L’Odissea delle donne, oltre a classici come Orestea ed Edipo.

Altro nome di rilievo è Filippo Arriva, giornalista e critico, che, come responsabile della redazione spettacoli de La Sicilia, ha valorizzato prosa, lirica e danza. E come drammaturgo ha creato autentiche perle, come lo Stabat Mater: un brano sarà proposto nel corso della serata nell’interpretazione di Lydia Giordano.

Sul palco salirà infine Davide Sbrogiò, attore impegnato in progetti di teatro classico, anche in scenografie naturali come Odissea nelle Gole dell’Alcantara, ma anche moderno, come dimostra Una storia semplice di Sciascia. Nel corso della serata, Sbrogiò offrirà al pubblico un omaggio a Giuseppe Fava, di cui ricorre il centenario della nascita.

Sul palco del Brancati saranno inoltre consegnate due borse di studio: la prima del Lions per Frederic Touzerie, studente meritevole dell’Accademia di Belle Arti di Catania, la seconda del Soroptimist e della Cappellani per un Quintetto di fiati formato da allievi del Conservatorio etneo.

Immancabile il brindisi finale con una degustazione dei vini Al Qantarah, accompagnati dalle specialità dell’Azienda Musa di Bronte.

DIDASCALIE

a- La famiglia teatrale LoGiudice-Giordano-Torrisi

b- Tuccio Musumeci, Filippo Arriva, Salvatore Vella e Marina Cosentino

c – Cinzia Maccagnano e Davide Sbrogiò

d- Una scena dello spettacolo Esercizi di stile

e- La scultura del Premio Domenico Danzuso

Ufficio stampa: Caterina Rita Andò – cell. 360212922 caterina.ando@gmail.com

GLI ENTI PROMOTORI

Subito dopo la scomparsa di Danzuso, nel dicembre 2000, nacque il Premio a lui dedicato, su iniziativa del compianto Tony Maugeri, all’epoca presidente della Scam. Un’iniziativa via via cresciuta anche grazie all’apporto della moglie del critico, Lina Polizzi, scomparsa lo scorso anno. E con il sostegno di importanti istituzioni, a cominciare dal Comune di Catania, che da anni concede alla manifestazione il proprio patrocinio. Gli enti promotori sono realtà eccellenti: il Teatro Massimo Bellini, lo Stabile di Catania, il Brancati e il Teatro della Città, il Conservatorio Bellini, la citata Società Catanese Amici della Musica, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, l’Accademia di Belle Arti etnea, il Lions Catania Host, il Soroptimist, l’Assostampa e naturalmente La Sicilia, il giornale su cui scriveva Danzuso, e il Quotidiano di Sicilia con la Fondazione Marilù Tregua.

DOMENICO DANZUSO

Nato il 4 febbraio del 1922 e scomparso il 3 dicembre del 2000, è stato per cinquant’anni uno dei più stimatici critici italiani, insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui quelli intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro “Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.

L’ALBO D’ORO

Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi a Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a Elaine Bonsangue, a Luana Rondinelli, al Gruppo Teatro Maria Campagna, che ha ricevuto lo scorso anno uno speciale tributo. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi come Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, la cantattrice Anna Malvica, il regista Giuseppe Dipasquale, il regista di spettacoli di marionette Alfredo Guglielmino, il regista Gianni Scuto, l’attore, cantante, regista e autore Angelo Tosto, Luigi Tabita, anche lui attore e regista, e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti diversamente abili. Tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca e Gaetano La Mela. Nomi altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e Giuseppe Guarrera, il direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati, ma anche Nino Lombardo, Pippo Russo e il cantautore Vincenzo Spampinato. E poi il violoncellista Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il pianista Alberto Ferro, il contrabbassista Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti, i tenori Fabio Armiliato e Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta, Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi i soprani Anastasia Boldyreva, Donata D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano, Serena Daolio e Daniela Schillaci e i mezzosoprani José Maria Lo Monaco e Sonia Fortunato. Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura come il musicologo Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo Moscati, Aldo Mattina, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi e Maria Lombardo, gli operatori culturali Peppino Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza, pittrice di carretti siciliani, nonché Gianni Latino tra le maggiori personalità italiane del Graphic Design.

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