Palermo 8 gennaio 2024 – Appello della Cgil Palermo al sindaco Roberto Lagalla per un incontro urgente “perché la città è in situazione di estrema sofferenza”. A premere per un confronto è il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo, che elenca una per una, in una lettera inviata anche a tutti i consiglieri comunali, agli assessori e al Prefetto, le criticità, le disfunzioni, i nodi principali di Palermo. 
 
E’ la descrizione del malessere di una città sfregiata e sempre meno sicura, con l’aumento dei casi di criminalità, dei furti di attrezzature e devastazioni in ospedali e scuole, delle aggressioni al personale sanitario, ma anche ai lavoratori del commercio e ai rider. Non a casa Palermo è ultima nella classifica del Sole 24 ore, dove risulta prima per furti di motocicli. 
 
Uno scenario preoccupante che richiede, secondo la Cgil, condivisione e iniziative da intraprendere. “Riteniamo che le tante emergenze della nostra città abbiano bisogno di più confronto e di partecipazione, di più presenza della amministrazione comunale, invece di essere negate o esorcizzate”, scrive il segretario generale Cgil Palermo, Mario Ridulfo, nel ricordare a Lagalla che in un anno e mezzo dall’insediamento della giunta comunale, dopo svariate richieste di incontro su Pnrr, emergenze sociali, piano di riequilibrio e bilancio, solo una volta Cgil, Cisl e Uil siano state ricevute dal primo cittadino. 
 
Oltre al tema delle illegalità diffuse, “ci sono tante emergenze sociali – accusa la Cgil – che riguardano la casa e l’abitare, i bisogni e i diritti dei cittadini, sia di quelli che lavorano, sia dei tanti che il lavoro l’hanno perso o non lo trovano. E tante vertenze di lavoro che attendono, a cominciare da quelle del settore dei call center, con quasi 600 persone che rischiano il lavoro, ma anche la dura realtà dei cittadini pensionati privati ormai nella nostra città di un welfare comunale”. 
 
Il segretario Cgil Palermo, Mario Ridulfo, dopodiché punta il dito sull’insieme delle partecipate del Comune e sulla regressione della qualità dei servizi.  Una polveriera che rischia di esplodere. Questo il giudizio del segretario Cgil Palermo sullo stato delle aziende del Comune: “Vorremmo essere smentiti ma il disastro che si palesa sulle partecipate più che annunciato, appare ‘costruito’, ovvero, volto a potere dimostrare il necessario e ineluttabile processo di privatizzazione dei servizi comunali affidati alle aziende partecipate dal Comune. A volte è la carenza del personale a provocare le privatizzazioni di fatto dei servizi, altre volte invece i servizi vengono semplicemente tagliati”. 
 
I sindacati, rileva la Cgil Palermo, sono stati ricevuti dall’amministrazione comunale, con le strutture di categoria, solo nei casi di rischi per l’ordine pubblico, come è stato per la vicenda del sequestro dei conti Amap, o per i recenti conflitti in Amg e Sispi, tra cui quelli per la misura disposta nel piano di riequilibrio per tutte le partecipate che intacca i vari istituti di salario accessorio, con l’obiettivo di ridurre tale costo del 30 per cento per la durata del Prfp (Piano di riequilibrio finanziario pluriennale). Limitazione dichiarata “inaccettabile”. 
 
Così come è inaccettabile secondo la Cgil Palermo la situazione determinatasi da tempo alla Rap, “dove le reiterate forzature su orari, straordinari e lavoro supplementare non hanno risolto i disservizi”. La Cgil Palermo chiede al sindaco Lagalla di poter dare il suo contributo con idee e proposte “assumendoci la responsabilità di trovare soluzioni che tengano assieme i diritti e i doveri dei lavoratori, compresi quelli che lavorano nei servizi già (privatizzati) esternalizzati, ad esempio della Rap o dell’Amap, dove da anni non si fa fronte alle carenze del personale, nonostante si segnalano gravi carenze di fontanieri, elettricisti, ed autisti”. 
 
All’Amat, oggi in sciopero per quattro ore per il contratto di secondo livello, si è passati negli anni da 350 mezzi e 25 milioni di chilometri a 185 mezzi e 11 milioni di chilometri di adesso. “Nelle aziende partecipate si è determinata questa situazione: meno risorse, meno dipendenti, ma più servizi – aggiunge Ridulfo – Nella Amg- “Pubblica illuminazione”, si è passati da un contratto di servizio da 7 milioni di euro e 136 dipendenti del 2001, a quasi 8 milioni e meno di 70 dipendenti del 2023 ma con un carico maggiore di servizi. E ancora: da 39mila punti luce del 2016 ai quasi 50mila punti luce del 2023. E questo mentre il contratto di servizio è scaduto”. 
 
Poi c’è la Reset, dove sono in corso stato di agitazione e procedura di raffreddamento e dove servizi che non vengono retribuiti, come quello di decespugliamento, vengono restituiti, in questo caso alla Rap. “Una società, la Reset, totalmente gestita” in house”, senza un management adeguato – aggiunge Mario Ridulfo – con incarichi attribuiti ai lavoratori a tempo, per non dare luogo alle loro eventuali legittime richieste. Una società dove l’accordo scaduto da anni congela oltre che gli scatti di anzianità anche la dignità del lavoratore. 
 
Tra i “tavoli di discussione” che la Cgil chiede da tempo di attivare, c’è quello sulla Gesap. “E mentre le richieste di incontro rimangono senza risposta, anche alla Gesap si parla di privatizzazione con sempre maggiore insistenza – aggiunge Ridulfo -Per noi è importante conoscere cosa pensa l’amministrazione comunale del futuro dell’aeroporto, discussione che non può escludere le parti sociali. Anche per questo avevamo chiesto alla Gesap, di aprire una discussione sul monitoraggio dei flussi di manodopera nel sistema degli appalti, dei sub appalti dentro l’aeroporto. Richiesta ad oggi inevasa”. 
 
“Sindaco – conclude Ridulfo – vogliamo ancora sperare nel suo reiterato richiamo alle cinque direttrici del suo stesso programma di governo: strategia, integrazione, inclusione, partecipazione e sostenibilità. In mancanza di riscontro, adotteremo le iniziative più opportune”. Tra le possibili iniziative, in assenza di risposte, la Cgil preannuncia un’auto convocazione presso la sede della amministrazione comunale di Palermo.

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