“Lividi” di Viviana Macrì: una voce contro la violenza di genere. Oggi, 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, torna a ribadire l’urgenza di un cambiamento culturale profondo. La violenza di genere, in tutte le sue forme, continua a essere una piaga sociale che attraversa ogni ambito della nostra società. In questo contesto, la musica si rivela uno strumento potente per sensibilizzare e denunciare. Viviana Macrì, giovane cantante catanese, con il suo brano “Lividi”, ha scelto di alzare la voce contro il femminicidio, offrendo un contributo significativo alla lotta contro la violenza. Il brano, con il testo di Michele Russo e la musica di Antonio Macrì, ha già toccato il cuore di molti, ottenendo un grande successo sui social e ricevendo ampia diffusione su emittenti televisive e radiofoniche locali.
Associazioni che si battono per i diritti delle donne hanno incluso “Lividi” nei loro eventi, riconoscendo il valore di questa iniziativa. È un peccato che le grandi reti nazionali non abbiano ancora dato spazio a questo messaggio così importante. Tuttavia, la determinazione di Viviana e di tutti coloro che sostengono la sua causa dimostra che la lotta alla violenza di genere continua, e che la musica può essere un potente alleato in questa battaglia. La preoccupazione del direttore artistico Michele Russo si fa sentire forte e chiara, mentre il fenomeno del femminicidio continua a far notizia nei telegiornali di ogni giorno. Nonostante il rammarico e l’urgenza del messaggio, il brano musicale “Lividi”, uno dei primi a denunciare il femminicidio, stenta a trovare spazio nelle emittenti televisive, come Rai o Mediaset. “Lividi” nasce dalla Sicilia, terra di tradizioni e di talenti, ma il suo messaggio forte e incisivo è rimasto inascoltato, soffocato da un sistema mediatico che premia spesso solo artisti con solidi legami economici. La frustrazione di Russo si amplifica nel pensiero che, se un brano simile fosse stato realizzato in un’area più “in” d’Italia, avrebbe sicuramente ottenuto maggiore visibilità. In Italia, nei primi due mesi dell’anno, si sono registrate nove vittime di femminicidio, un numero che deve essere interrotto. La necessità di un intervento immediato è palpabile: è fondamentale proseguire con il lavoro volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno.
È essenziale utilizzare misure cautelari all’insorgere di segni di violenza, agire a favore dei minori e fornire supporto psicologico alle donne in difficoltà. La musica, come forma d’arte, ha il potere di sensibilizzare e riflettere, diventando un supporto per le vittime di violenza. “Lividi”, scritto da Michele Russo e musicato da Antonio Macrì, è un chiaro esempio di come la musica possa fungere da grido di aiuto. Cantato da Viviana Macrì, il brano è stato pubblicato su YouTube. Le immagini del videoclip, girato a Catania, raccontano la storia di una donna che ha vissuto l’orrore della violenza. «La tua mano mi ha strappato alla vita, la tua mano mi ha cambiato in un fiore», recita una delle frasi più toccanti del testo, sottolineando la metamorfosi dolorosa che la protagonista ha vissuto. “Lividi” si propone come un messaggio di incoraggiamento per tutte le donne che vivono situazioni di abuso, spingendole a dire “no” alle relazioni tossiche e a cercare la felicità. La canzone invita a riflettere sui segnali di violenza spesso sottovalutati, esprimendo la profonda sofferenza di chi si trova intrappolato in dinamiche distruttive.
«Mi risuonano le tue parole, ma eri finto e non sapevi amare. Erano nuvole sbattute dal vento dell’illusione», è una parte del testo che mette in luce la realtà di una relazione malata. L’arte e la musica possono, quindi, essere strumenti potenti di denuncia e di guarigione. La conclusione del brano lascia un nodo alla gola: «Poi un grido nel vuoto e non ci vedo più, da quando improvvisamente hai spento il sole». Il videoclip, che vede la partecipazione anche del ballerino Lucio Emanuele Rapisarda, è una rappresentazione visiva di questa profonda tragedia, con costumi curati da Emanuele Ricchena e trucco di Lidia Amore e Agata La Rosa. “Lividi” è disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme musicali e rappresenta non solo un grido di dolore, ma anche una chiamata all’azione. In un momento in cui la società deve affrontare la violenza di genere, la voce di Michele Russo e di tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto artistico merita di essere ascoltata e valorizzata.

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