“Spiace notare come il collega Giuseppe Bica parli di dibattito informato quando egli stesso risulta privo di informazioni corrette. Tanto per cominciare a Copenaghen non esiste alcuna centrale nucleare. La Danimarca è un paese fortemente antinucleare. Bica forse si riferisce al termovalorizzatore (che è ben altra cosa rispetto a un reattore nucleare) con annessa pista da sci, inaugurato nel 2019 sull’isola a Sud di Copenhagen?”.
Risponde così il deputato regionale del PD Dario Safina al collega di Fratelli d’Italia dopo l’approvazione di ieri pomeriggio all’Ars della mozione contro il deposito nazionale di scorie nucleari nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta (Bica ha votato contro).
“Non è affatto vero – continua Safina – che in queste settimane sono state diffuse ‘informazioni inesatte che creano timori infondati’. Il lavoro svolto dalle amministrazioni comunali per stilare le relazioni che spiegano perché quei siti non sono idonei, partono da un’analisi attenta e precisa delle peculiarità dei territori e delle loro specificità. Dati scientifici e ambientali, verificabili e verificati, che nulla hanno di inesatto o infondato. A partire da Fulgatore, nel comune di Trapani, dove in quei 200 ettari individuati insistono dure aree Doc siciliane e che vedrebbe andare in fumo anni di sacrifici e duro lavoro degli agricoltori locali. Per non parlare poi del sito individuato a Calatafimi Segesta, a due passi dal centro abitato e dal parco archeologico. Tutte informazioni queste, che la collega Cristina Ciminnisi del movimento 5 Stelle, prima firmataria della mozione, ha abbondantemente riportato ieri in aula prima della votazione”.
“Qui il punto non è la mancanza di informazioni esatte, quelle ci sono. Basta leggere le carte se si vuole. La questione invece è un’altra ed è di natura politica – incalza Safina -. Ieri all’Ars ci saremmo aspettati che anche il governo si schierasse contro la realizzazione di questa maxi-discarica nel trapanese. Quello che abbiamo udito invece, è stato il silenzio assordante di Schifani e dei suoi assessori”.
“Presidente Schifani, vorrei ricordarle che anche Trapani fa parte della Sicilia e i cittadini trapanesi hanno il diritto di sapere cosa pensa il suo governo della vicenda e quale sarà il loro futuro nei prossimi anni”, ha concluso Safina.
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