Palermo 21 novembre 2025 – Fillea, Filca, Feneal esprimono preoccupazione per la situazione della Manelli e per la sorte delle opere pubbliche significative per Palermo affidate all’impresa pugliese. A destare perplessità sono state anche le notizie e le dichiarazioni circolate in questi giorni da parte delle stazioni appaltanti e le modalità di confronto con le organizzazioni sindacali.

“Ci troviamo davanti a una situazione paradossale. Da mesi come sindacati stiamo affrontando una vertenza delicata e strategica, che sta investendo la Manelli Costruzioni, impresa che si sta occupando di una parte delle opere relative al sistema di depurazione delle acque di Palermo e di un pezzo della fermata della metro in viale Lazio – dichiarano i segretari Piero Ceraulo e Cosimo Lo Sciuto per la Fillea Cgil Palermo, Lorenzo Scalia per Filca Cisl Palermo Trapani e Salvatore Puleo per Feneal Uil – E continuiamo a registrare silenzi e posizionamenti che gettano nello sconforto le stesse organizzazioni sindacali, che in più occasioni hanno ribadito che l’azienda non è nelle condizioni di rispettare gli impegni presi, come abbiamo visto anche con gli stipendi ai lavoratori. Abbiamo invitato le stazioni appaltanti a definire un piano alternativo. Ci preoccupa e ci spiazza la dichiarazione del sub commissario alla Depurazione, che ha parlato di rescissione dell’appalto nei confronti della Manelli, cosa che fino a pochi giorni fa non era emerso”.

“Nei giorni scorsi è stato perfino istituito un tavolo di confronto in Prefettura con le stazioni appaltanti e con il sindaco della città ma non sono state invitate le organizzazioni sindacali, che in questa vicenda erano i soggetti che andavano tenuti in considerazione, rispetto all’individuazione di un percorso risolutivo della vertenza. Riteniamo, e ribadiamo la nostra preoccupazione, che queste modalità di confronto non siano consone a un modello di dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali quale noi lo intendiamo”.

Oggi Fillea, Filca e Feneal hanno rilanciato alla Prefettura l’invito a un confronto tra tutti i soggetti. “Abbiamo appreso a mezzo stampa di una nuova riunione in Prefettura che si terrà il primo dicembre. Se non arriverà una formale convocazione ai sindacati degli edili, ci autoconvocheremo con i lavoratori presso la sede della Prefettura – proseguono i segretari di Fillea, Filca e Feneal – Nessuno ha parlato di quelle che saranno le eventuali clausole di salvaguardia per i lavoratori. Siamo fortemente convinti che il percorso debba svilupparsi su due binari: uno in direzione della tutela e garanzia occupazionale e l’altro verso la strada del completamento dell’opera in tempi brevi. Metteremo in campo altre forme di mobilitazione che non escludono manifestazioni cittadine. Vogliamo che al fianco dei lavoratori ci siano anche i cittadini che rischiano di restare schiavi e ostaggio dei cantieri incompiuti, non per responsabilità dei lavoratori, con la città lasciata nel caos più assoluto. L’approssimarsi del periodo invernale con le piogge e il maltempo rischia di paralizzare Palermo: si è già visto cosa abbia comportato il problema dello smaltimento delle acque reflue, depositate in alcuni punti e in alcune strade della città, allagandole, in questi giorni di pioggia”.

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