In occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, ieri il centro storico di Motta Sant’Anastasia si è animato di un corteo denso di significato: la marcia per la legalità. Promossa dall’Istituto Comprensivo “Gabriele D’Annunzio” con il patrocinio del Comune di Motta Sant’Anastasia, e con la partecipazione della comunità ecclesiale e delle associazioni culturali del territorio, la marcia ha preso il via da via Francaviglia per concludersi in piazza Duca d’Aosta, simbolicamente scelta come luogo d’arrivo per la presenza del murale dedicato al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, emblema della lotta alla mafia.
Ad aprire la manifestazione, l’ensemble musicale e il coro dell’I.C. “G. D’Annunzio” che hanno eseguito con partecipazione l’Inno di Mameli e il brano “Siamo noi”. A rendere ancora più significativa la giornata, la presenza dell’arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, e del comandante della compagnia carabinieri di Paternò, capitano Marco Savo. Presenti le autorità cittadine: il sindaco Antonio Bellia, l’assessore alla Pubblica istruzione Carmela Lucia Zappalà, l’assessore ai Servizi sociali Natale Consoli, la presidente del Consiglio comunale Mara Di Mauro e i consiglieri Domenico Nicosia, Ivan Pellegrino e Marco Ruscifina.
Un gesto collettivo, semplice ma potente, per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta e per ribadire il valore di un impegno quotidiano a favore della legalità. Una marcia che è anche un messaggio: la memoria cammina e si rinnova, ogni giorno, nei gesti di chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
“Ci sono giornate dell’anno che non devono essere dimenticate, come il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno, ma ritengo che anche il 23 maggio e il 19 luglio debbano essere riconosciute come giornate nazionali fondamentali, perché ricordano l’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – dichiara Mons. Luigi Renna -. Essi ci hanno lasciato tre importanti insegnamenti: l’importanza di fare rete; la trasformazione continua della mafia, da violenta con la lupara e le sparatorie, oggi si nasconde dietro traffici di droga, infiltrazioni nella politica e nella corruzione; la mafia si sconfigge con la legalità, che non significa solo rispettare le leggi, ma anche adottare una mentalità di giustizia e istruzione. La mafia è una cosa lercia, è una ‘religione capovolta’ contro Dio e contro l’uomo. Chi è mafioso merita la scomunica: per i mafiosi non c’è un funerale religioso, loro sono lontani da Dio e dividono come dividerebbe il maligno”.
“Da dove poteva partire la marcia della legalità, se non dalla scuola? Oggi, tra gli striscioni portati dagli studenti, uno recitava ‘Il giardino della legalità’, un’immagine che ben rappresenta ciò che abbiamo visto: giovani che, con il loro impegno, sono il seme e il frutto di un futuro più giusto – dichiara il sindaco Antonio Bellia -. Un sentito ringraziamento alla scuola per il lavoro che svolge ogni giorno, anche fuori dalle aule, a S.E. Monsignor Luigi Renna e al capitano Marco Savo, la loro presenza ha dato forza e significato a questa giornata. Il corteo si è concluso in piazza Duca d’Aosta, davanti all’effigie del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: un momento di grande valore simbolico. Quel volto incarna il sacrificio e il coraggio di chi ha combattuto la mafia, e continua a ricordarci, oggi più che mai, l’importanza della memoria e la necessità di un impegno quotidiano per la giustizia e la libertà”.
“La mattinata di oggi resterà indelebile nelle menti e nei cuori di tutti!” Dichiara l’assessore alla Pubblica istruzione Carmela Lucia Zappalà. “Una giornata, quella del 23 maggio, nella quale facciamo memoria di un tragico fatto di cronaca, è diventata, a Motta, un momento di celebrazione della vita! L’entusiasmo dei nostri ragazzi, la profondità delle loro riflessioni aumentano in noi la consapevolezza che è possibile sperare in un futuro migliore. È nostro dovere continuare a seminare la cultura del rispetto, della non violenza, della legalità e della giustizia. Il messaggio dei nostri ragazzi, oggi, ha varcato i confini delle mura scolastiche, ha inondato le strade del nostro paese ed ha raggiunto tutte le nostre case”.
“La marcia per la legalità rappresenta un segnale forte – dichiara la presidente del Consiglio comunale Mara Di Mauro -. Comunità e istituzioni, unite, promuovono giustizia e trasparenza contro ogni forma di illegalità. La marcia per la legalità non deve essere vista come un traguardo, ma come un cammino quotidiano, fatto di piccoli gesti, di ascolto, di rispetto e di collaborazione. Un impegno fondamentale per costruire un futuro migliore”.
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