Secondo appuntamento alla Tenuta Rasocolmo di Piano Torre con la rassegna “Il Teatro in Cantina”. Il cartellone, inserito nel Progetto “Nuovi palcoscenici 23”, ideato e prodotto dall’Associazione culturale Scimone-Sframeli, in partenariato con l’Associazione Culturale Castello di Sancio, e promosso dal Ministero della Cultura e dal Comune di Messina con il bando delle attività di spettacolo dal vivo nelle periferie della città, lotto 14 Piano Torre, Spartà, Castanea e le Masse vedrà di scena sabato 9 a partire dalle 18.00 “Il Dio delle blatte”, di e con Gerri Cucinotta. Una produzione “Castello di Sancio” che vede testo e regia di Davide Miccione e Gerri Cucinotta e scenografia di Daniela Cornelio.
NOTE DI REGIA
Che cos’è una casa? Qualcosa che ci aiuta a stare al mondo o che ci separa da esso? Averne una e sempre importante anche se non hai nessuno che valga la pena di ritrovare dentro oppure è l’ultima delle nostre illusioni? Scavando dentro le nostre sicurezze la voce di un uomo ci svela il nostro rapporto con l’amore, l’amicizia, il nostro rapporto con gli oggetti e con lo sguardo altrui, con la distruzione climatica e il sesso online, con il passare del tempo e i “ragazzi delle pizze”. Nel racconto tutto muta dinnanzi a noi, si fa grottesco e poetico, in attesa di manifestarsi nella rivelazione finale. In un monologo al contempo filosofico e cabarettistico, sfrontato e pudico si svela cosa si vede della nostra vita contemporanea quando si è disposti a vederlo, cosa si scorge stando discosto, cambiando prospettiva, assumendo uno sguardo altro, uno sguardo persino non del tutto umano, e che forse è ormai necessario per poterci riguadagnare la nostra piena umanità.
GERRI CUCINOTTA
Attore e regista. Si diploma all”Accademia d’Arte Drammatica della Calabria (Palmi). Dopo le prime esperienze professionali a Messina si trasferisce a Roma dove si dedica al teatro di ricerca portando avanti sperimentazioni su testi classici e moderni: Cirano di Bergerac, Don Giovanni, e “HAMLET.” con la compagnia “Locomoctavia teatro” e ancora lavori tratti da testi di Plauto, Apuleio, Joppolo, Koltès, Mrozek. Tra i ruoli degli
ultimi anni “Il Guardiano” di Harold Pinter (2013), il ruolo di coprotagonista in “Caterina” di Donatella Venuti (2016) e ne “la Leggenda di Colapesce” di Ignazio Buttitta (2011). Nel 2016 ha partecipato al Roma Fringe Festival come coprotagonista nello spettacolo “I tormenti del signor K”. Come autore, regista e interprete ha messo in scena “Un mondo di Giufà”, su committenza del Comune di Messina per la “Notte della cultura 2012”, presentato alla sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele e “Turista per sempre”, presentato all’interno della rassegna Laudamoshow off del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e al Teatro Piscàtor di Catania, (2018).
DAVIDE MICCIONE
Filosofo e saggista. Dopo gli studi filosofici, oltre a esperienze di docenza e ricerca in vari atenei si è occupato di consulenza filosofica e di analisi della contemporaneità. Dirige per la casa editrice Algra la collana “Contemporanea” e per LetteredaQalat la collana “Scrittori e filosofi siciliani del Novecento”. Ha diretto per un quindicennio il semestrale Phronesis e attualmente coordina Aldous. Blog di difesa concettuale. Oltre a curatele e traduzioni di alcuni volumi ha pubblicato le monografie: La consulenza filosofica (2006); Guida filosofica alla sopravvivenza (2008); La vita commentata (2012), Lumpen Italia. Il trionfo del sottoproletariato cognitivo (2015); Manlio Sgalambro. Breve invito all’opera (2017); Lezioni private di consulenza filosofica (2018); Pensiero unico, forse neanche quello (2018); Ascetica da tavolo. La svolta pratica della filosofia e il bene comune (2019); La svolta pratica. Presupposti, classificazioni e conseguenze (2020).
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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