“L’autonomia differenziata aumenta le disuguaglianze del Paese. Quello che serve è creare sviluppo, investimenti e utilizzare subito i fondi comunitari. Bisogna ridurre i divari e aiutare lavoratori, ma soprattutto i pensionati, colpiti da una inflazione che sta impoverendo tutte le famiglie, da una sanità pubblica che non sa dare risposte in tempi brevi e da un’assistenza spesso pagata di tasca propria”, dichiarano i segretari generali di Spi Cgil Palermo e Uil Pensionati Palermo Salvatore Ceraulo e Claudio Barone.  Prosegue a Palermo la raccolta firme di Cgil e Uil contro il progetto di autonomia differenziata del governo Meloni. Domani a tenere alta l’attenzione sul tema è la categoria dei pensionati. Un presidio organizzato da Spi Cgil Palermo e Uil Pensionati Palermo si terrà dalle 9 alle 13 presso l’ingresso dell’Inps, in via Laurana. Anche dai segretari dei pensionati va avanti il pressing sul presidente della Regione Schifani, per chiedere di ritirare il suo appoggio alla legge Calderoli “che aumenta le disparità tra Nord e Sud e spacca il Paese, precludendo ai cittadini più poveri il diritto alla salute.  Sul nostro territorio avrebbe effetti devastanti”. “A Palermo, in Sicilia gli anziani dopo una vita di lavoro vivono con assegni da mille euro al mese, oltre 200 euro in meno rispetto alla media nazionale – spiegano Salvatore Ceraulo e Claudio Barone -. Ancora più ampia è la forbice col Nord Italia dove si parla di quasi 1.400 euro al mese. Cifre, queste, che riflettono l’economia debole dell’Isola. L’autonomia differenziata abbasserebbe ancora di più l’asticella dei diritti e si avrebbero ripercussioni negative sulla sanità, sulla scuola, sulla mobilità. Su quei settori che necessitano di interventi di perequazione, di investimenti dello Stato”. I due sindacati hanno scelto emblematicamente l’Inps di via Laurana a Palermo per allestire la postazione. La raccolta di firme proseguirà nei prossimi giorni in tutta la Sicilia, nelle sedi sindacali e nelle piazze.

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