Mortalità zero per cancro al seno! Potrebbe sembrare un obiettivo irrealizzabile, eppure è più vicino di quel che possa sembrare: la guaribilità raggiunge, infatti, l’85% dei casi e le nuove tecnologie diagnostiche, i trattamenti terapeutici, la possibilità di predire la patologia e un’acquisita sensibilità delle donne rendono l’obiettivo alla nostra portata.

Ogni singola donna può contribuire a neutralizzare questo tumore, che colpisce 60 mila persone ogni anno, facendo semplicemente prevenzione. Un’occasione in questa direzione si può cogliere, nel mese di ottobre, il mese rosa per eccellenza, grazie a “Lilt for Women – Nastro Rosa”, la campagna di informazione e prevenzione sul cancro al seno promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) in tutta Italia.

Anche per quest’anno la sezione di Catania propone, nell’ambito dell’iniziativa, le visite senologiche gratuite per tutte le donne (prenotazioni dalle ore 9 di sabato 30 settembre tramite il sito www.legatumoricatania.it) ed iniziative nel territorio per responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Verrà distribuito materiale informativo sulla riduzione dei fattori di rischio e verrà fornita tutta l’informazione utile per una corretta autopalpazione del seno e sui controlli clinico-diagnostico e strumentali che permettono di riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, che significa guarigione al 90% per i tumori al seno che misurano meno di un centimetro.

Volto scelto per la campagna 2023 è quello della giornalista Francesca Fagnani, conduttrice della trasmissione “Belve” interviste senza sconti, ed il claim scelto per quest’anno per “Lilt for Women” è “La prevenzione è sempre la risposta giusta”, frase che fa un chiaro riferimento all’abilità della conduttrice nel porre le domande.

Dichiara il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi: “La partecipazione crescente a queste iniziative si accompagna all’interesse dedicato dal mondo scientifico a questa patologia e tutto questo ci incoraggia a continuare. Dobbiamo recuperare il ritardo diagnostico che la pandemia di Covid ha generato e la Lilt è in prima linea a fianco delle donne, sempre!”.

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