“L’assenza di diritti rafforza la presenza delle mafie sui nostri territori che pretendono di sostituirsi allo Stato sociale: per questo, lo scorso 27 febbraio la commissione regionale antimafia ha scelto di riunirsi ad Acate, per fare chiarezza sulla scomparsa di Daouda Diane, che fa pensare a un caso di lupara bianca. Nei territori come Acate, ad alta densità criminale e al centro degli interessi di Stidda e cosa nostra, legalità e sicurezza vanno assicurate anche con piccole misure, come la videosorveglianza. La commissione regionale antimafia è con voi oggi, e ha approvato una risoluzione che impegna il governo regionale a garantire delle misure urgenti per prevenire forme di illegalità, perché i migranti non siano più sfruttati e costretti a lavorare da invisibili. Dobbiamo togliere alle mafie l’humus che ha permesso loro di svilupparsi”. Così il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, in un messaggio di sostegno inviato all’associazione Libera e a don Luigi Ciotti, che con la Flai e la Cgil è in corteo ad Acate, oggi, nel Ragusano, nel nome del mediatore ivoriano scomparso, contro lo sfruttamento e il lavoro che uccide. Un territorio nel quale “Sono stati trovati cadaveri abbandonati di persone non identificate e i cui corpi non sono stati neanche reclamati”, ha aggiunto il presidente, che oggi si trova a Portella della Ginestra per commemorare la strage del 1 maggio del 1947.
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