18 MAGGIO 2023 – Una delle sorprese del Salone del Libro, al via oggi a Torino, è la nascita di un nuovo personaggio, Zamira El Amri, poliziotta di origini arabe che indossa il velo, oltre che “lesbica tardiva”. 

La kermesse, alla trentacinquesima edizione, tiene a battesimo un personaggio di carta che ha tutto per far parlare di sé. Il suo “creatore”, il palermitano Giovanni Valenti, è l’autore di “Un furto incredibile. Chi ha rubato i miei ovociti?” (edito dalla sigla indipendente Spazio Cultura), romanzo ambientato proprio nel capoluogo piemontese, che sta riscuotendo consensi e riscontro di vendite. Valenti è presente allo stand W21 del padiglione Oval.

“Torino era una città che conoscevo poco – osserva Valenti, che più che a Camilleri preferisce ispirarsi alle atmosfere di Simenon – e mi piaceva l’idea di scoprirla nel corso della stesura del romanzo, fra sopralluoghi e ricerche storiche. Al di là dei luoghi più belli e iconici della città, ho amato le trattorie storiche di Torino, il modo in cui difendono la tipicità della loro cucina e la qualità dei loro prodotti. Qualcuno di questi locali è finito nel romanzo”.

In questo giallo, primo di una serie, ambientato nella Torino del 2033, il vicequestore di origini arabe e il suo fidato braccio destro, Claudio Dini, fanno i conti con il furto di ovociti subito da Rachele Simoni, quarantenne che li aveva fatti crioconservare. Sarà la miccia di una vicenda ricca di colpi di scena e che affronta temi di grande attualità come l’integrazione, i diritti delle donne, l’identità di genere, la maternità, lo ius soli (nel 2033 si immagina che sia realtà).

“Scrivo di un crescente multiculturalismo – sottolinea l’autore, ginecologo specializzato nella procreazione medicalmente assistita, che ha attinto all’esperienza personale per dar vita alle sue pagine – e di un’integrazione sempre più virtuosa, che fra una decina d’anni immagino a uno stadio molto avanzato”.

Il volume è disponibile in tutte le librerie e, in formato ebook, negli store on line. 

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