“Ho partecipato con la stessa emozione di 20 anni fa all’accensione della lampada votiva di frate Francesco alla quale il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza di tutti i sindaci di Sicilia, ha rinnovato l’offerta dell’olio, rinnovando la sacralità di un gesto in cui si esprime simbolicamente l’intenso rapporto d’amore e di devozione che lega noi tutti italiani al nostro Santo Patrono, di cui è stata implorata la vigile protezione”. Lo ha dichiarato Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana, che oggi ha partecipato alla solenne celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nella festa di San Francesco, patrono d’Italia, presso la Basilica di Assisi.
“Il presidente della Regione, Renato Schifani, a nome e in rappresentanza di tutti i siciliani, ha chiesto al Santo di vegliare sulle sorti della Sicilia e di tutto il Paese, pregandolo di rafforzarne i vincoli di unità, di convivenza e di solidarietà. Il governatore ha implorato Francesco di donare a tutti i lavoratori e alle loro famiglie pace e prosperità. Monsignor Antonio Raspante, presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, ci ha ricordato l’incommensurabile valore del perdono e della pace, specie in un momento drammatico come quello attuale, e il significativo esempio di fraternità e amore di Francesco che, da Assisi, si diffonde, ancora oggi, in tutto il mondo. Io, insieme a tanti pellegrini siciliani presenti, mi sono prostrato ai piedi del Santo, chiedendo la sua intercessione affinchè il Signore possa donarci governatori ricchi di spirito di servizio, pastori santi nella Chiesa, di far sì che le nostre famiglie siano sane e ordinate e di ottenere, noi tutti, di essere umili e accoglienti, specie verso i più fragili e più bisognosi, e di essere innamorati del dono della nostra vita e della terra”, conclude Cuffaro.
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