“Le norme sulla trasparenza cui sono soggette le società a finanza pubblica derivata prevedono precisi obblighi anche per la governance della Società Consortile Servizi Ausiliari Sicilia – dichiara Michele D’Amico, segretario regionale del settore per il sindacato Cobas/Codir”.
“Orbene – commenta Michele D’Amico – dopo due mesi, a dispetto del concetto di tempestività previsto nel decreto legislativo 33/2013 (norme in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da pubblicare sulla apposita pagina di amministrazione trasparente societaria), sono state pubblicate un paio di delibere e in una di questa non si può non notare che proseguono le promozioni in categorie superiore in assenza di procedure concorsuali, senza il rispetto del sistema giudiziario italiano”.
“Il Cobas-Codir – continua D’Amico – chiederà al Presidente della Regione Siciliana un autorevole intervento affinché venga fatta piena luce su quanto avviene nella gestione societaria e di prendere gli opportuni provvedimenti che il caso dovesse imporre a tutela della Società SAS e del futuro dei lavoratori”.
“Il Cobas-Codir – sottolinea Michele D’Amico – ha già denunciato pubblicamente sia la procedura amministrativa scelta per il conseguimento di posizioni dirigenziali, sia gli inquadramenti in categorie superiori”.
“Infine, non si può non sottolineare come quanto sta emergendo dalla lettura degli articoli giornalistici di questi ultimi giorni – conclude Michele D’Amico – ci metta in seria preoccupazione per il futuro occupazionale di circa 2.600 lavoratori e per la tenuta economica della medesima società stressata da provvedimenti che non appaiono in linea con l’indirizzo di rigore e di correttezza seguito dalla Regione Siciliana”.
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