In data 08-09-2023 la delegazione del sindacato di categoria Si.Na.PPe,  composta dal Segretario Generale Aggiunto Nicola Lauricella, dal Segretario Provinciale Dott. Rosario Chiarello e dal delegato locale Cangialosi Paolo, hanno fatto accesso nell’istituto penitenziario Ucciardone  ” Calogero di Bona”, per constatare le condizioni strutturali  dove il personale di Polizia Penitenziaria presta servizio. 

Dopo un controllo possiamo dire a titolo esemplificativo, che a tutt’oggi la Nona Sezione e’ stata abbandonata 
alla completa indifferenza, e il totale disinteresse alle esposte problematiche che la cincordano, richieste legittime presentate da questa O.S. alle varie Autorità di competenza anche in passato,  in quanto struttura pericolante e 
fatiscente, con infiltrazioni di acqua piovana, correlato da un impianto e 
attrezzature elettriche e antincendio non a norma e con scale a rischio 
caduta, che sicuramente mettono a serio rischio l’incolumita’ fisica del 
personale di Polizia Penitenziaria che vi e’ costretto ad operare, provocando 
uno stress da lavoro correlato. 

Si segnalano le gravissime deficienze della garitta destinata ai Passeggi 
Seconda e Terza Sezione , anche in questo caso con fili elettrici scoperti, 
continue infiltrazioni di acqua piovana, che hanno debilitato la struttura in 
ferro; i vetri di protezione risultano in più punti deteriorati e rotti o comunque 
tendono ad opacizzarsi rendendo impossibile la visuale, e una scala in ferro 
pericolante e non a norma e rischio cadute. 

Si ribadisce che tali circostanze sopra denunciate sono dannose per la salute dei lavoratori, non garantendo le condizioni minime di salubrità e sicurezza del posto di lavoro di cui D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Segretario Provinciale Chiarello aggiunge, ” siamo stanchi di un amministrazione assente a queste problematiche,  ove non si attiverà in tale senso, la scrivente O.S. al fine di tutelare i lavoratori, si vedrà costretta in mancanza 
dell’applicazione D. Lgs. 81/2008 a dover ricorrere alla Magistratura del lavoro 
che penale affinché quanto previsto dalla legge venga applicato.

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