“A Catania c’è un problema di sicurezza. Occorre agire al più presto, perché episodi come lo stupro ai danni di una tredicenne nel giardino Bellini, avvenuto lo scorso 30 gennaio, non devono più avvenire”. Antonio Santonocito, segretario provinciale di Confsal Catania, aderisce all’appello lanciato da Siap Catania, sindacato dei poliziotti etnei, che nei giorni scorsi aveva denunciato la mancanza di sicurezza in città, chiedendo un intervento urgente delle istituzioni.

Nello specifico, Siap Catania aveva denunciato l’aumento di “reati di resistenza a pubblico ufficiale, rapine e aggressioni da parte di bande di ragazzini, non solo presso il giardino Bellini ma praticamente in tutti i luoghi della movida e per le strade del centro, anche in pieno giorno”. Da qui la necessità di “agire in modo sinergico, cittadini e istituzioni insieme, senza demagogie politiche. La sicurezza non ha colore politico ed è di tutti”.

Una lettura condivisa da Confsal Catania, che rilancia la richiesta di un confronto urgente con le istituzioni. “Invitiamo le autorità competenti ad attivarsi per dare risposte concrete alle preoccupazioni espresse dal sindacato dei poliziotti e condivise da tutta la cittadinanza”, aggiunge Santonocito. “Occorre coinvolgere le parti sociali nei processi decisionali, poiché la città di Catania non può più aspettare e sopportare la diffusa percezione di poca sicurezza nei diversi ambiti”.

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