“Il drammatico episodio di violenza che ha scosso nel profondo la comunita’ di Monreale e non solo impone una riflessione urgente e collettiva sulle fragilità psicosociali che si stanno registrando soprattutto tra i giovani e che non possono essere lette solo in chiave emergenziale o legati ad un mero problema di sicurezza “ . Lo ha detto Natalia Re, presidente del movimento italiano per la Gentilezza, commentando la notizia della sparatoria avvenuta a Morreale in cui hanno perso la vita tre giovani. “Il Movimento Italiano per la Gentilezza (MIG) -aggiunge – esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime. È necessario indagare le radici psicosociali di tali episodi, che spesso affondano in una cultura dell’isolamento, della rabbia repressa e della mancata educazione all’empatia. La gentilezza, in questo contesto, non è una parola vuota, ma una pratica sociale rivoluzionaria. Come Mig siamo pronti a dare il nostro contributo per avviare un confronto aperto con le autorità locali e nazionali per condividere riflessioni e proposte alla luce dei dati emersi dal progetto Sicilia Gentile, già attivo da mesi con iniziative nelle scuole, nei quartieri vulnerabili e nel circuito penale minorile. Abbiamo il dovere di costruire spazi educativi in cui le emozioni possano essere riconosciute e trasformate, prima che degenerino in violenza. Condividiamo le parole del prefetto di Palermo, Mariani e siamo pronti -conclude – a mettere a disposizione l’esperienza maturata sul campo e promuovere incontri con le famiglie, con i ragazzi nella convinzione che prevenzione e ascolto siano le vere armi del cambiamento”.

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