L’evento del 23 Maggio 1992 ha cambiato il corso della Storia in Sicilia e nel mondo.
Una bomba, posta da luride mani mafiose, all’altezza dell’uscita di Capaci spacca in due un pezzo di
autostrada. Muoiono Giovanni Falcone sua moglie Francesca Morvillo e tre dei suoi uomini della scorta:
Antonio Montinaro, Vito schifani, Rocco Dicillo. Quel feroce attentato ha cambiato anche il destino di quel
piccolo paese della provincia di Palermo che da quel momento è divinuto simbolo, riconosciuto in tutto il
mondo, della brutalità mafiosa.
Dice Cinzia Caminiti autrice e regista di Libere- donne contro la mafia: “ Presentare questo spettacolo a
Capaci era un desiderio nel cuore, una cornice giusta e necessaria per contrastare la mafia.
La mafia va combattuta con ogni mezzo. Noi lo facciamo narrando queste storie, raccontandole, portandole
nelle scuole, nelle comunità, parlandone e facendone parlare. Raccontiamo per fare memoria, per non
dimenticare ma soprattutto per ottenere, in alcuni casi, verità e giustizia ancora lontana ma non impossibile
da raggiungere. Il teatro, mezzo valido e potente, così, diverta impegno civile, arma micidiale specie se
porto alle nuove generazioni”.
LIBERE – donne contro la mafia è uno spettacolo duro come un pugno nello stomaco, scritto e messo in
scena per raccontare storie realmente accadute e rigorosamente tratte dalla cronaca. Una cronaca triste e
forte, un segnale da trasmettere nel tempo e nello spazio.
La messinscena è frutto di una sensibilità tutta al femminile. Lo è nei ritmi, nei gesti, negli sguardi e negli
incontri, lo è nel pianto e nella pena che traspare in ogni punto. Lo è nelle parole del testo, lo è nella regia,
semplice e incisiva. E lo è soprattutto nella speranza di vincerlo questo cancro mostruoso. Quattro donne in
nero, come viandanti arrivano da lontano con le loro sacche in spalla. Dentro le sacche le loro storie, le loro
vite, i sogni, le speranze, la poesia.
La poesia del dolore di tutte le madri, di tutte le mogli, le figlie dei morti ammazzati. Un viaggio emozionale
prima nel dolore, poi nel lutto, ancora nella solitudine e poi nella paura, nella consapevolezza, la ribellione,
la lotta, la speranza, infine la libertà.
Ecco cosa attraversano queste donne. Ecco cos’è LIBERE: Un percorso. Un cammino. Un approdo.
Esso racconta vite semplici diventate loro malgrado vite straordinarie sono quelle di: Francesca Serio madre
di Salvatore Carnevale – Felicia Bartolotta madre di Peppino Impastato – Rosaria Costa moglie dell’agente
Vito Schifani ucciso proprio nell’attentato di Capaci – Daniela Ficarra fidanzata di Enzo Brusca colpevole di
aver sciolto nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo dopo 779 giorni di prigionia – Piera Aiello e Rita Atria
testimoni e collaboratrici di giustizia (la seconda morta suicida dopo la strage di via D’Amelio) Michela
Buscemi autrice della poesia “A morti da mafia”
LIBERE, uno spettacolo di teatro civile che dal marzo 2021 continua a girare in lungo e in largo nei teatri tra
i più prestigiosi, siciliani e nazionali, nelle scuole, nelle comunità, movimenti antimafia, Associazioni di
impegno civile ed è giunto al suo terzo anno di repliche con sempre più successi e apprezzamenti positivi ed
entusiasti sia da parte del pubblico che dalla critica.
Per il Festival della Legalità “Giovanni Falcone” organizzato dal Comune Città di Capaci il 20 Agosto 2023
alle ore 21,30 andrà in scena LIBERE – donne contro la mafia
Scritto e diretto da Cinzia Caminiti
interpretato da Cinzia Caminiti – Barbara Cracchiolo – Sabrina Tellico e Simona Gualtieri.
Nicoletta Nicotra Aiuto regia e fonica – Costumi Sartoria Ina Costa – Azioni mimiche Barbara
Cracchiolo – Simona Gualtieri – Sabrina Tellico
Proiezioni Gianni Nicotra.
Si ringraziano:
l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Pietro Puccio
la Regione Sicilia nella persona dell’Onorevole Mario Giambona
Maria Pia Greco per la Direzione artistica e l’Organizzazione.

INGRESSO LIBERO

Luogo: piazza Calogero Troia , CAPACI, PALERMO, SICILIA

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