“Accolgo il segnale del Governo, oggi presente in Commissione IV nella persona dell’Assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità on. Aricò, circa la volontà di provvedere immediatamente alla messa in sicurezza dei tratti più pericolosi della Statale 284 ”.

E’ quanto ha dichiarato l’on. Giuseppe Lombardo a margine della seduta della Commissione IV Territorio e Ambiente dell’ARS. Grazie alla sensibilità mostrata dal Presidente on. Giuseppe Carta, che ha ritenuto di calendarizzare con urgenza l’argomento, si è affrontato il tema relativo agli interventi necessari per la messa in sicurezza della SS 284 “Occidentale Etnea”. L’occasione ha consentito ai partecipanti, Amministratori dei comuni dell’hinterland di Catania, Sindaci di Paternò, Nino Naso, di Adrano, Fabio Mancuso, di Biancavilla, Antonio Bonanno, di Santa Maria di Licodia, Giovanni Buttò, di lanciare l’allarme sulla pericolosità della SS 284, strada che collega importanti centri abitati della provincia di Catania e che, negli ultimi 10 anni, ha registrato ben 77 incidenti mortali. Il tratto di strada è diventato una vera e propria “zona rossa”, dove la morte corre spesso indisturbata, con gravi conseguenze per la sicurezza dei cittadini. Sul tema si è dimostrato sensibile anche il Presidente dell’Ars on. Gaetano Galvagno, assicurando pieno sostegno alle iniziative che si rendano necessarie a garantire la messa in sicurezza dell’importante arteria catanese.

“Nel corso della seduta, – prosegue Lombardo – ho posto l’accento per un’interlocuzione più incisiva con il Commissario unico ing. Raffaele Celia di ANAS S.p.a. che più volte si è mostrata negligente nei riguardi della Sicilia in ordine alla sicurezza delle strade ed al miglioramento della mobilità che reputo priorità assolute per la nostra Regione”.

 “A tal fine – continua il deputato autonomista – ho presentato insieme ai colleghi Castiglione, Carta e Zitelli, un ordine del giorno che chiede l’attivazione di interventi strutturali urgenti per garantire la messa in sicurezza della strada e ridurre il rischio di ulteriori tragedie.”

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