Finalmente cominciano ad arrivare le dissociazioni da una volontà ostracizzante. Noi vogliamo che in Italia l’arte lavori per la pace, non per l’odio.
Da Venice for Israel arriva un apprezzamento per le tante dissociazioni da un documento che trasuda livore, a cominciare da quella di Carlo Verdone e di Ferzan Ozpetek, e tutti gli altri artisti e operatori che forse sono meno noti al pubblico, ma non sono meno importanti.
“Il clima di odio ha prodotto già mostri, come quello del professore palermitano che ha chiesto di ostracizzare qualsiasi ebreo, fino alla minaccia diretta a Anna Paola Concia ed ai firmatari dell’appello di Venice for Israel, che nel frattempo sono diventati tremilacinquecento.”
Venice for israel e F4F si sono detti soddisfatti per aver intuito immediatamente il pericolo incombente ed aver reagito subito. “Cerchiamo di imparare da questa esperienza e lanciamo la nostra proposta di costituire un panel di volontari, artisti e operatori che sostenga un nuovo premio, quello del dialogo e della pace vera tra i popoli. E tra quanti anelano alla pace c’è sicuramente Israele, costretto da sempre a combattere per mantenere la propria esistenza.”
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