Nasce “Volontar-io”: dalla community social all’app, il nuovo modello di volontariato smart e flessibile per coinvolgere i giovani
Attrarre nuove generazioni al volontariato, i loro linguaggi, i loro strumenti digitali, cioè i social media. Nasce così “Volontar-io”, il progetto promosso dal Centro Astalli di Catania e Palermo, con l’istituto Arrupe, finanziato da Fondazione con il Sud, che rivoluziona il modo di intendere l’impegno civico, puntando su una partecipazione smart, flessibile e personalizzata, capace di parlare soprattutto ai giovani tra i 18 e i 24 anni. Secondo ISTAT il volontariato è più diffuso nelle fasce 45-64 anni e 65+, mentre i giovani partecipano meno. Così “Volontar-io” supera il modello tradizionale di reclutamento. Non è più il volontario a cercare l’organizzazione di Volontariato, ma è l’organizzazione a raggiungerlo “dove vive”: online, sui social, nelle scuole, nelle università.
Le tre fasi del progetto Volontar-io
“Volontar-io” immagina un nuovo modello di approccio al volontariato. I ragazzi vengono intercettati dove vivono, nei feed di Instagram e TikTok, nei corridoi delle scuole, nelle aule universitarie. Gli “Amici del rifugiato”, ragazzi già sensibili al sociale, diventeranno ambasciatori dell’iniziativa e porteranno nelle classi storie, volti, riflessioni. Una porta aperta verso un mondo che, spesso, non si conosce abbastanza. Quando un ragazzo entra nel progetto trova un luogo: la community “Volontar-io”. Un ambiente digitale dove confrontarsi, scoprire, imparare. Dove capire cosa significa davvero essere volontari accanto ai rifugiati: ascoltare, accompagnare, sostenere, orientare. Accanto alla community, una app dedicata permetterà di rispondere a richieste real time – piccole azioni, brevi supporti, interventi “on demand” – senza ingabbiare chi studia o lavora in programmi rigidi o predefiniti. Ad esempio, ascolto e supporto da remoto; consulenze telefoniche; creazione di contenuti digitali e tutorial; contributi educational; presenza su chiamata tramite app in occasione di emergenze o attività specifiche. Per chi desidererà andare oltre, i Centri Astalli di Palermo e Catania apriranno un’aula dedicata alla formazione in presenza.
Una comunità più coesa
“Volontar-io” punta a creare nuove connessioni: tra giovani e rifugiati, tra volontari digitali e attività territoriali, tra cittadini e organizzazioni. “Il volontariato è il motore fondante della nostra azione – dice Riccardo Campochiaro, presidente Centro Astalli Catania -. Credendo nella retorica del ‘non basta fare del bene ma bisogna farlo bene’ riteniamo che uno degli obiettivi chiave del progetto “Volontar-io” sia di garantire una risposta coesa, tempestiva e specializzata del terzo settore nelle realtà territoriali di riferimento. Il progetto prevede infatti la formazione per i volontari, secondo la Mission condivisa dai tre partner coinvolti. Dalla necessità di fare rete nasce, inoltre, l’intento di creare una community che possa connettere le realtà territoriali del terzo settore, sviluppando un’azione sempre più capillare e specializzata, attività nelle scuole e coinvolgimento dei giovani nell’azione civica. Formare cittadini consapevoli ed attivi è oggi più che mai un impegno al quale non possiamo permetterci di venir meno”.
“Il progetto Volontar-IO è un’occasione che offre nuove prospettive di solidarietà in un mondo che corre sempre più veloce – dice Alfonso Cinquemani, presidente Centro Astalli Palermo -. Il Centro Astalli Palermo è ancora una volta determinato a contribuire ad un percorso che rafforza il volontariato giovanile e promuove una partecipazione consapevole alle attività a sostegno delle persone rifugiate. La collaborazione con Catania rappresenta un valore aggiunto: lavorare in sinergia ci permette di condividere competenze, metodi e buone pratiche, valorizzando l’esperienza maturata nella tutela dei diritti e nell’accompagnamento dei rifugiati. Questa alleanza, congiuntamente all’Istituto Arrupe, potrà generare un impatto significativo sul territorio e offrire alle nuove generazioni un cammino di crescita serio e strutturato”.
“L’Istituto Arrupe all’interno del progetto Volontar-Io ha il compito di proporre una formazione ai giovani volontari dei Centri Astalli di Palermo e di Catania, orientarli nella lettura del contesto attuale e delle politiche sulle migrazioni a partire dagli equilibri geopolitici, dalle normative nazionali e europee, dalle criticità riscontrate e dalle buone pratiche, ma anche condividere insieme a loro come opere dei gesuiti una visione comune di società e di mondo a servizio del bene comune”, dice padre Gianni Notari, direttore Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”.
Luogo: Centro Astalli Palermo, Piazza SS. Quaranta Martiri, 10/14, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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