Apparentarsi o no con Francesco Italia nel turno di ballottaggio dell’11 e del 12 giugno? Il dibattito nel Pd è in corso ma c’è tempo fino alla mezzanotte di sabato, termine ultimo per sancire l’alleanza con il sindaco uscente che se la vedrà con Ferdinando Messina, candidato sindaco di Forza Italia, espressione del Centrodestra.

Ipotesi apparentamento con Italia

Secondo ambienti vicini al commissario del Pd Antonio Nicita, la discussione è in corso, del resto, in caso di successo ad Italia spetterebbe il premio di maggioranza, a cui avrebbero diritto le liste a lui collegate anche quelle che non l’hanno sostenuto al primo turno ma che si sono “apparentate”, come il Pd, appunto.

Il premio di maggioranza

E l’ipotesi di aumentare il numero di consiglieri è piuttosto allettante. A parere delle stesse fonti, nell’ipotesi di vittoria al ballottaggio di Francesco Italia, il Partito democratico non dovrebbe entrare nella giunta del sindaco, almeno non nella prima fase.

L’autonomia del Pd in Consiglio

Insomma, il Pd, stando a questa tesi, manterrebbe un’autonomia in Consiglio comunale, valutando l’operato di Italia, con cui da anni i rapporti sono incrinati. Nel 2018, vi fu l’apparentamento con il sindaco in carica e nell’amministrazione entrò subito il candidato sindaco del Pd, Fabio Moschella, salvo poi dimettersi nei mesi successivi.

I rapporti tra il Partito democratico e Italia

Due anni fa, si registrò la rottura con la richiesta da parte dell’allora segretario provinciale, Salvo Adorno, dell’uscita dalla giunta degli assessori di area Pd come il vicesindaco, Pierpaolo Coppa, ed Andrea Buccheri, che si rifiutarono di lasciare Italia. Peraltro, Buccheri è il primo degli eletti della lista Francesco Italia sindaco.

Nell’analisi di queste stesse fonti del Pd, non si vorrebbe ripetere l’esperienza di 5 anni per evitare di creare spaccature dentro lo stesso partito in caso la rotta di Italia cambiasse nel corso del suo mandato.

L’apertura di Spada

Italia, dentro lo stesso Pd, ha, comunque, degli estimatori, come il parlamentare regionale del Pd, Tiziano Spada, che, nelle ore scorse, ha sostenuto che al ballottaggio non avrebbe senso far vincere il Centrodestra, aprendo, sostanzialmente, all’uscente Italia.

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