E’ ormai scontro aperto tra il candidato sindaco Francesco Italia ed il suo ex amico, Giancarlo Garozzo, dopo la decisione di quest’ultimo, leader della lista Fuori sistema per Siracusa, di apparentarsi con lo sfidante del Centrodestra, Ferdinando Messina.
I rapporti tra Italia e Garozzo
Una mossa che ha bloccato il premio di maggioranza a Italia anche in caso di successo di quest’ultimo ma sono in tanti a chiedersi le ragioni della rottura politica tra i due, seppur negli ultimi anni i loro rapporti si sono logorati nonostante 5 anni di amministrazione trascorsi l’uno al fianco dell’altro, dal 2013 al 2018, quando Garozzo era a capo di Palazzo Vermexio e Italia era il suo vice.
La rottura su ipotesi Zappalà presidente del Consiglio
Secondo alcune autorevoli fonti politiche, la trattativa per arrivare all’apparentamento si è arenata quando avrebbero iniziato a parlare della presidenza del Consiglio comunale.
A quanto pare, Garozzo avrebbe proposto Franco Zappalà, primo della lista Fuori sistema per Siracusa, politico navigatissimo, da sempre impegnato nell’associazionismo, in particolare nell’assistenza agli invalidi civili. E’ stato consigliere comunale per diversi anni, coinvolto nel 2010 in un’inchiesta su presunti voti di scambio e poi assolto perché il fatto non sussiste insieme ad un medico dell’Asp, Massimo Gramillano.
Il no di Italia e l’abbraccio tra Messina e Garozzo
Italia ed i suoi più stretti collaboratori avrebbero respinto questa ipotesi ed a quel punto le possibilità di un’intesa sono tramontate. In quelle concitatissime ore, è poi maturata la decisione di Garozzo e dei suoi fedelissimi di dialogare con Ferdinando Messina, del resto, lo stesso ex sindaco, proprio a BlogSicilia, aveva dichiarato di voler, comunque, sottoscrivere un apparentamento per capitalizzare al massimo il risultato elettorale, provando ad aumentare la pattuglia di Fuori sistema per Siracusa in Consiglio comunale. L’accordo con il Centrodestra non si è, però, tradotto con una rappresentanza nella squadra di assessori indicata da Messina della componente di Garozzo.
“Richieste incoerenti” dice Italia
“Dei contatti con Garozzo ci sono stati ma le nostre interlocuzioni si sono fermate su richieste incoerenti con ciò che immagino debba essere il governo della città” dice in una nota Francesco Italia.
“Quando Garozzo dice di essere stato costretto – prosegue Italia – ad andare con le persone che ha sempre avversato sia fisicamente sia politicamente, lo fa evidentemente perché non ha ideali e valori che lo guidano ed è disposto a tutto per far perdere me o per vincere”.
“Non avrei mai potuto immaginare che lui potesse fare un apparentamento con Messina, bloccando il premio di maggioranza e quindi dimostrando che non ha alcun interesse per la città e la sua governabilità. Garozzo, ha improntato tutta la sua campagna elettorale anche a nome delle sue liste in una direzione chiara, salvo smentirla con l’apparentamento con Messina” conclude Italia.
Il M5S si asterrà
In merito al ballottaggio, il M5S, rimasto fuori dal Consiglio comunale, ha annunciato che non darà indicazione di voto. “Ritenendo distante dal proprio sentire il programma di città proposto da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, il M5S non ha fornito, come non lo ha mai fatto in passato non essendo i voti dei cittadini di questo o quel partito, alcuna indicazione di voto” spiegano in una nota il deputato nazionale del M5S, Filippo Scerra ed il parlamentare Ars, Carlo Gilistro.
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