Almanacco sconclusionato

14 ottobre San Callisto I. Inizia la storia del pandoro, superato il ‘muro del suono’ e scoppia la ‘crisi dei missili’ di Cuba

14 ottobre San Callisto I. Il 14 ottobre si celebra la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica di San San Callisto I. Fu 16° vescovo di Roma e Papa all’incirca dal 217 al 222. A S. Callisto si attribuisce la proibizione del matrimonio tra i consanguinei; confermò le Quattro Tempora, e convertì il console Palma() e i due senatori Felice e Simplicio. Questa sua attività gli attirò l’odio dei pretoriani che lo uccisero gettandolo in una cisterna. I Cristiani ne presero il corpo e lo seppellirono sotto l’altare di S. Maria in Trastevere.

14 ottobre 1894  –  E’ la data in cui  inizia la storia del pandoro, con il certificato di “Privativa Industriale”, rilasciato dal Ministero di Agricoltura Industria e Commercio del Regno d’Italia al pasticciere di Verona Domenico Melegatti. Dolce tipico del Natale italiano, la ricetta di Melegatti, un impasto morbido a forma di stella troncoconica a otto punte, fu brevettato ufficialmente e registrato con il nome di “pandoro”.

14 ottobre 1947  – In quel martedì Chuck Yaeager, valente pilota di caccia ed eccellente collaudatore dell’Aeronautica militare statunitense, infranse il “muro del suono”. Raggiunta l’altitudine di 12mila metri, Yeager riportò il velivolo in posizione orizzontale e spinse i motori al massimo. Superò così in volo continuato la velocità di Mach 1 (equivalenti a circa 1.200 km/h) , portando a termine un volo supersonico. Lo storico risultato spalancò la strada alla ricerca aerospaziale USA e alla conseguente esplorazione del cosmo.

14 ottobre 1962  – E’ la data in cui scoppiò “la crisi dei missili” a Cuba. Il mondo temette di essere alla vigilia di una guerra nucleare. A fronteggiarsi le superpotenze Usa e Urss, spalleggiate dai rispettivi “blocchi” d’influenza. Il casus belli scoppiò quando un aereo spia americano fornì le prove che i sovietici stavano installando delle basi missilistiche a Cuba, posizionate in direzione degli USA. Ne scaturì una guerra di nervi, a colpi di dichiarazioni dei presidenti John Fitzgerald Kennedy e Nikita Krusciov. Le pressioni della diplomazia internazionale e l’intervento di papa Giovanni XXIII favorirono la distensione e il raggiungimento di un accordo tra le parti, basato sulla rimozione dei missili.

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