Almanacco sconclusionato

19 marzo San Giuseppe. Nasce Pino Daniele, inaugurato il traforo del Gran San Bernardo, Don Giuseppe Diana ucciso dalla camorra

19 marzo San Giuseppe. Il 19 marzo si celebra in tutta la Chiesa cattolica la memoria liturgica di San Giuseppe. Secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Definito ‘uomo giusto’ è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870. San Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente riconosciuti come la Sacra Famiglia.

19 marzo 1955 – In quel giorno nasceva Pino Daniele. Chitarrista napoletano in vari gruppi, quali “Batracomiomachia” e “Napoli Centrale”, nel 1976 incide il suo primo 45 giri e l’anno dopo l’album d’esordio “Terra mia” con i brani ‘Na tazzulella ‘e cafè e Napule è.  Nei successivi s’indirizza verso il jazz e il blues. Dopo aver fatto da apri concerto a Bob Marley, nel 1981 dà un concerto a Napoli con artisti del calibro di Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e James Senese. Scrive le musiche di “Ricomincio da tre” e di altri film per Massimo Troisi. Gli anni Novanta lo consacrano a livello nazionale con i pezzi “Un uomo in blues”, “Che Dio ti benedica”, “Non calpestare i fiori nel deserto”, “Dimmi cosa succede sulla terra”. Innumerevoli le star che lavorano con lui: Ralph Towner, Pat Metheny, Eric Clapton, Jovanotti e Claudio Baglioni. Del 2013 è la raccolta live “Tutta n’ata storia – Vai mo’ – Live in Napoli”.

19 marzo 1964 –  In quel giovedì venne inaugurato il traforo del Gran San Bernardo. E’ un tunnel lungo 5798 m che mette in comunicazione la Valle d’Aosta con il cantone svizzero del Vallese. Il traforo attraversa la catena alpina al di sotto dell’omonimo valico, posto sul confine italo-svizzero, a 2.469 m di quota. Gli imbocchi sono situati nei comuni di Bourg-Saint-Pierre (1.918 m) in Svizzera e Saint-Rhémy-en-Bosses (1.875 m) in Italia. Il nome del passo si deve a San Bernardo di Mentone il quale fondò un ospizio come rifugio per i pellegrini, in territorio svizzero, nell’XI secolo.

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19 marzo 1994 – Entrato nel mirino dei clan della camorra, in quella mattina Don Giuseppe Diana venne ucciso nella sua sagrestia, con cinque colpi di pistola. Ricordato da associazioni e iniziative intitolate a suo nome, Don Diana è diventato un simbolo del movimento antimafia. In particolare, la cooperativa “Le Terre di Don Diana” gestisce la produzione agricola nelle terre sottratte ai clan, dando lavoro a diverse persone.

 

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