Un serio pericolo per la fauna. E’ quello rappresentato da freddo che già dalla prossima Epifania attanaglierà le regioni del Centro e Sud Italia. Le basse temperature, spiega il WWF, possono rendere difficile la sopravvivenza della piccola fauna, in particolare per gli uccelli che popolano le aree verdi delle nostre città o delle aree periurbane.

Terreni gelati, ricoperti di neve così come le notti lunghe poche ore di luce. Tutto sembra coincidere con il periodo dell’anno in cui il cibo è particolarmente scarso. Pochissimi, infatti, i frutti disponibili sugli alberi spogli così come gli insetti, in gran parte scomparsi o ben nascosti. Ad aggravare le cose ci si mette ci si mette pure la caccia, permessa proprio in questo periodo. Gli animali, aggiunge il WWF. cacciabili oppure no, sono sotto pressione per gli spari e il disturbo dei cani da caccia.

Dunque, procurarsi il cibo in questo periodo è più difficile.

Ad ogni modo, ricorrendo a piccoli accorgimenti, è possibile fornire un aiuto all’avifauna in difficoltà. Chi possiede un giardino o una terrazza può attrezzarsi con delle piccole mangiatoie dove riporre un po’ d’acqua e del cibo. Le mangiatoie possono essere acquistate facilmente nei negozi di animali o on line, ma sono anche facili da realizzarsi attraverso dei tutorial presenti su internet.

Il cibo da utilizzare deve ricreare quello che si può trovare in natura: i nostri amici pennuti non faranno capricci, anche se ovviamente i granivori preferiranno i semi, mentre gli insettivori troveranno appetitoso il grasso animale mischiato a pastoni per insettivori reperibili in commercio. E così, da un lato, si possono offrire mix di cereali, qualche seme di girasole o avena, bacche, uva passa, piccoli pezzetti di frutta fresca e frutta secca, dall’altro, si possono creare delle pallette di grasso (vanno bene gli scarti della carne) da posizionare all’interno di piccole retine morbide con maglie sufficientemente larghe da consentire di beccarle. Queste retine piene di grasso possono anche essere appese ai rami.

È importante evitare il cibo salato, zuccherato o speziato: meno il cibo risulterà trattato e più sarà gradito dagli uccelli. Un ciotolina bassa dove riporre un po’ d’acqua, da cambiare con una certa frequenza, completerà il menù. Le mangiatoie sono utilissime, ma non indispensabili. Il cibo più essere posizionato anche su un cornicione o in un luogo aperto.

L’importante – sottolinea Fulco Pratesi, Presidente onorario WWF Italia e autore di ‘Natura in città’ – è porre le mangiatoie in luoghi non accessibili ai gatti, ritirarle in primavera per consentire ai volatili di nutrire i nidiacei con cibo naturale, sopratutto insetti, e segnare le specie che le utilizzano. Quando la temperatura scende sotto gli 8° è il momento di offrire con regolarità cibo agli uccelli. Oltre che ad assisterli nel momento di maggior carenza alimentare si ha il vantaggio di entrare in contatto con loro, di vederli e osservarli più da vicino, senza in nessun modo disturbarli”.

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