Le parole del ministro della Pubblica Amministrazione

Brunetta contro il Reddito di Cittadinanza, “basta soldi a chi non vuole lavorare”

“È impossibile dare 7-800 euro a chi sta a casa e non ha voglia di lavorare anche quando gli arriva l’offerta di lavoro”.

Così il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in un intervento alla Fondazione Mirafiore di Farinetti. “Quando arrivava per raccomandata un’offerta non l’aprivano e quindi visto che non era stata aperta il reddito continuava ad arrivare”, ha rilevato il ministro.

“Ho cambiato e sto cambiando” il reddito di cittadinanza affiancando “alle agenzie pubbliche anche quelle private”, ha proseguito Brunetta: Dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro, inizia il decalage del reddito e alla seconda offerta rifiutata arriva la sospensione”.

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Il ministro si è detto poi favorevole alla definizione di uno smart working del futuro con “piattaforme serie” e norme contrattuali ma dice “mai più a gli sportelli chiusi per smart working”. Il ministro ha ricordato di aver disposto il rientro in presenza dei dipendenti pubblici a partire dallo scorso 15 ottobre avendo in mente “la cassiera che non è stata mai un giorno a casa affrontando il rischio, i lavoratori dei trasporti, gli infermieri i medici carabinieri”. Per il ministro “il grosso” dei dipendenti della Pubblica Amministrazione “ha risposto positivamente” al rientro.

Infine, Brunetta ha detto: “Siamo di fronte a una nuova Italia, stiamo togliendo le ‘bandierine’. Speriamo che il miracolo continui. Bellissima la foto di gruppo del G20 con i medici, gli infermieri, i soccorritori. I grandi non sono niente senza la gente, senza il popolo, senza i volti della Repubblica. Si esce dalla crisi tutti insieme”.

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