Un uomo d’affari arrestato a seguito delle indagini avviate nello scorso mese di novembre dalla polizia Sudafricana.

Il tutto è scaturito dopo l’uccisione di sette rinoceronti poi privati del corno, noto bottino dei trafficanti che lo rivendono in genere in alcuni paesi del sud est asiatico.

I fatti sono avvenuti in una fattoria della municipalità di Lephalale, nella provincia del Limpopo. Il sospetto della polizia è che i rinoceronti siano stati privati del corno proprio all’interno della fattoria che ha, però, riservato ulteriori sorprese. Gli inquirenti, infatti, sono convinti che i poveri animali siano stati letteralmente macellati. A seguito di un mandato di perquisizione sono state infatti trovate sette code di rinoceronte oltre che a numerose porzioni di carne e resti della parte distale delle zampe. Il tutto era sistemato all’interno di una cella frigorifera.

Le indagini, ha dichiarato la Polizia Sudafricana, sono ancora in corso tanto da fare presupporre nuovi arresti. A quanto sembra sarebbero arrivate informazioni sull’effettiva presenza dei corni nel posto che sarebbero stati visti caricare su di un camion.

Purtroppo il commercio di corno di rinoceronte è ancora molto diffuso. Ridotto in polvere nei paesi del sud est asiatico, viene venduto per la medicina tradizionale sebbene di nullo significato farmacologico. Il corno dei rinoceronti, infatti, è costituito da cheratina, una proteina molto diffusa nel mondo animale, unghia e capelli umani compresi.

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