Il coronavirus si è portato via anche Sergio Rossi, imprenditore calzaturiero che ha dato il nome a uno dei marchi più noti del Made in Italy. Rossi, 85 anni, è morto all’ospedale Bufalini di Cesena.

Negli anni ’60, Sergio Rossi, come si legge in una nota dell’Ansa, cominciò a creare le prime scarpe di lusso da donna imparando l’arte del calzolaio dal padre. Quelli sono stati gli anni in cui è nato il distretto calzaturiero romagnolo, con Rossi che cominciava a esportare in tutto il mondo le sue scarpe. Ha fatto l’imprenditore calzaturiero fino al 1999 quando cedette il 70% della sua azienda al gruppo Gucci e nel 2005 anche il rimanente 30%. Poi cominciò a occuparsi del mercato immobiliare, senza però avere la fortuna che ebbe con le scarpe, scontrandosi anche con le difficoltà del settore. La sindaca di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia ha proclamato per domenica 5 aprile il lutto cittadino.

Il Ceo del gruppo Sergio Rossi, Riccardo Sciutto, ha così ricordato l’imprenditore: «Oggi tutti alla Sergio Rossi si uniscono nel ricordare il nostro caro Sergio, fondatore e ispiratore dei nostri sogni. Sergio Rossi è stato un maestro e per me averlo conosciuto è stato un grande onore, così come avergli potuto mostrare l’archivio quest’anno. La sua visione e il suo approccio rimarranno per noi una guida nella crescita del brand. Sergio amava le donne ed era capace di catturare la femminilità in modo unico, creando, attraverso le sue scarpe, l’estensione naturale delle gambe femminili. La nostra storia, lunga e gloriosa, è iniziata dalla sua incredibile visione. Ricorderemo la sua creatività per sempre».

In una nota congiunta della senatrice Anna Maria Bernini e del coordinamento regionale di Forza Italia Emilia Romagna si legge: «Forza Italia è vicina a Nicola Rossi in questo momento di grande dolore per la perdita del nonno Sergio e si stringe attorno alla famiglia e alla comunità di San Mauro Pascoli che oggi perde uno dei suoi più illustri rappresentanti. Sergio Rossi ha testimoniato con la sua vita la dedizione, l’impegno e il sacrificio, esprimendo i valori più autentici di quella sana imprenditoria fatta di coraggio e di generosità. Portando alto il nome dell’Italia nel mondo, è diventato esempio per le giovani generazioni, alle quali ha saputo trasmettere conoscenza e passione per ciò che si ama. E per questo il suo ricordo resterà per sempre vivo e fulgido».

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