Un controllo avvenuto presso una abitazione della provincia di Avellino ed effettuato dai Carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino.

Nell’intervento congiunto ai militari della Compagnia di Baiano, è stata rivelata la presenza di “fringillidi”, ossia di esemplari di uccelli appartenenti alla fauna selvatica protetta sia dalla normativa nazionale che comunitaria.

Tutti gli animali erano detenuti in gabbie e sarebbero risultati sprovvisti dell’anello identificativo, obbligatorio per legge. Per questo i volatili sono stati sottoposti a sequestro. Una persona è stata identificata e denunciata per la detenzione di un numero di fringillidi superiore a cinque. Si tratta, spiegano i Carabinieri Forestali, di un reato di natura contravvenzionale.

L’attività  si inserisce in una vasta campagna mirata di controlli preventivi intrapresi su scala provinciale dal Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino in materia di antibracconaggio. Si inquadra in una più ampia operazione denominata “Thunderbird”, avente portata internazionale, finalizzata a contrastare l’introduzione illecita di avifauna a fini commerciali ed a difesa della fauna e della flora.

Purtroppo analoghi reati come quello ora contestato dai Carabinieri Forestali di Monteforte Irpino, sono ancora molto diffusi nel territorio nazionale e non solo. Dal mercato illegale degli uccellatori di Palermo, fino ai traffici iternazionali finalizzati all’importazione illecita di avifauna protetta. Recenti interventi hanno peraltro messo in evidenza come particolarmento florida sembra essere l’introduzione di uccelli protetti, spesso stipati all’interno di bagagli, dal Messico alla Spagna. Nell’ultimo sequestro del quale si ha notizia, la Guardi Civil ha dichiarato di volere intensificare ulteriormente il controllo proprio in riferimento a tali tipi di illeciti.

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