L’Ucraina avrebbe già potuto porre fine alla guerra se avesse avuto accesso a tutte le armi di cui aveva bisogno. Così ieri, martedì 19 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Infatti, in un messaggio destinato al suo Paese, condiviso sul suo canale Telegram, Zelensky ha detto: “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili alle armi usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questo la guerra”.

Zelensky, quindi, ha esortato i partner dell’Ucraina a fornire munizioni e armi, sostenendo che “è loro dovere morale, prima di tutto, aiutare a proteggere la libertà e a salvare la vita di migliaia di ucraini”. E ancora: “Ecco perché sottolineo questa semplice verità in ogni contatto con i leader del mondo democratico, in tutti i negoziati, in tutte le interviste. Non è giusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i partner hanno nei magazzini da qualche parte da anni”.

Zelensky ha anche ribadito che la superiorità tattica dell’esercito di Kiev è “abbastanza ovvia” e che l’intero popolo ucraino sta difendendo coraggiosamente il proprio Paese. Poi, ha affermato: “In questa guerra, l’esercito russo si iscriverà per sempre nella storia mondiale come l’esercito più barbaro e disumano del mondo”.

Zelensky ha pure osservato che l’esercito russo ha deliberatamente ucciso civili ucraini, distrutto insediamenti e infrastrutture civili e utilizzato tutti i tipi di armi, comprese quelle proibite dalle convenzioni internazionali.

L’appello di Zelensky, comunque, è stato colto, ad esempio, dal Canada che invierà artiglieria pesante in Ucraina. Lo ha annunciato il primo ministro canadese, Justin Trudeau. Inoltre, come rivelato da John Kirby, portavoce del Pentagono, l’Ucraina ha ricevuto “aerei da combattimento e pezzi di ricambio per rafforzare la sua aviazione”. Kirby ha precisato che gli Stati Uniti hanno facilitato l’invio di pezzi di ricambio in territorio ucraino ma non hanno inviato aerei: “Senza entrare nel dettaglio di ciò che altri Paesi hanno fornito, mi limiterò a dire che l’Ucraina oggi ha a disposizione più caccia rispetto a due settimane fa”.

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