Forse un abuso di alcol, questa l’ipotesi avanzata dalla Polizia di Stato di Torino che ha provveduto a denunciare un cittadino straniero, accusato di maltrattamento di animali.

Il soggetto, infatti, sarebbe stato notato da alcuni passanti mentre lanciava dal piano rialzato di una palazzina, il proprio cane.

Sono state le stesse persone che si trovavano a passare per i luoghi a prestare le prime cure al povero animale. Subito è partita la chiamata per il 113. La Volante, appena giunta sul posto ha provveduto a prendere in consegna il cagnolino che è stato successivamente affidato all’ENPA. L’uomo, raggiunto dai poliziotti, oltre ad essere stato denunciato per maltrattamento di animali dovrà  difendersi anche dall’accusa di minacce. Stante quanto riportato dalla Questura di Torino, avrebbe intimidito i soccorritori del cane.

In più occasioni la Polizia di Stato ha invitato i cittadini a denunciare i presunti casi di maltrattamento di animali. Un caso, quello di Torino, che dimostra non solo la sensibilità dei cittadini ma anche la pronta risposta da parte della Polizia. Purtroppo la legge che dovrebbe difendere gli animali dai casi di maltrattamento e morte, non è all’altezza della sensibilità ormai diffusa che chiede pene certe e severe per questi comportamenti. Basta considerare che neanche nei casi più gravi è possibile contestare l’arresto in flagranza, mentre, a condanna definitivia, non è possibile stabilire una minima limitazione della libertà personale. Le pene reclusive stabilite dalla legge 189/04, infatti, sono ben al di sotto della soglia minima prevista per tali restrizioni. I casi più gravi finora conclusi con la condanna in Italia, riportano una multa prossima ai 10.000 euro. La multa è la sanzione pecuniaria dei reati delitti.

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