Un ampio intervento contro il bracconaggio, quello compiuto dal Corpo Forestale della Regione Sardegna, Ispettorato di Cagliari, nei territori del Sulcis, Sarrabus e nella Giara.

Ad essere coinvolte le stazioni Forestali di Capoterra Pula, Teulada, Sinnai, Muravera, Barumini, Campuomu , Castiadas e il Nucleo investigativo.

Ad essere denunciate sono in tutto otto persone alle quali è stato contestato il reato di caccia di frodo, uccellagione e detenzione di mezzi non consentiti. Impressionante il numero di piccoli uccellini in gran parte spiumati, trovati dai Forestali. Ben 900 animali posti sotto sequestro assieme a migliaia strumenti illeciti atti alla cattura dei piccoli animali.

Nel corso di alcune perquisizioni domiciliari gli animali morti. In un solo caso sono stati recuperati 430 pettirossi oltre a 350 tordi. Trovati anche carne di Cervo Sardo e Cinghiale oltre a 1500 tra “lacci” e reti. Nell’operazione è stato anche sottoposto a sequestro un fucile, legalmente detenuto ma rivenuto incustodito e occultato nella vegetazione nel parco di Gutturu Mannu.

Nel corso dell’operazione, che ha interessato le provincie di Cagliari e Medio Campidano, si è provveduto anche alla bonifica di ampie zone del territorio dai sistemi di cattura rivenendo complessivamente oltre 350 reti e centinaia di trappole e lacci per cattura ungulati.

L’intensificazione dei servizi da parte del Corpo Forestale proseguirà per tutto il mese di marzo. La Forestale della Regione Sardegna si inquadra nell’attività di contrasto del fenomeno della caccia di frodo ed in particolare della pratica dell’uccellagione che a causa delle condizioni climatiche di questo periodo ha favorito il passo di migratori. Contemporaneamente si è registrato l’incremento di attività illecite che ha portato alle denuncie.

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