Nota critica della Lega Nazionale per la Difesa del Cane a seguito della nuova ondata di gelo che fa seguito a quella dell’epifania. Un evento, quest’ultimo, che ha portato gravi conseguenze anche per le strutture di accoglienza degli animali, come nel caso di alcuni rifugi, specie in Puglia e Molise, rimasti per giorni sepolti dalla neve ed irrangiungibili.
Immagini dal sapore quasi epico, trasmesse anche dai TG nazionali, che hanno mostrato i volontari affrontare a piedi vere e proprie tormente di neve, pur di raggiungere gli animali che, purtroppo, in alcuni casi non sono riusciti a sopravvivere.
A che punto siamo ora in tema di prevenzione?
Sembra che anche in questo caso si è saputo di disagi affrontati grazie all’allarme diffuso nei social network e alle sollecitazioni delle associazioni rivolte ai sindaci e alle altre autorità locali. Per la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, tale situazione rappresenta la fotografia dell’inerzia di chi amministra i territori.
A sentire il comunicato diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, le cose sembrano non andare per il meglio.
“Regioni avvisate – ribadisce Piera Rosati, presidente LNDC – alle quali spetta il dovere di attivarsi assieme ai sindaci, alle asl, ai servizi di soccorso. Ce la faranno, questa volta, ad evitare una nuova catastrofe?”
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