“Lupi viziosi”. Questo è il pesante appellativo che Papa Francesco ha utilizzato per definire i religiosi che si macchiano di crimini contro i minori. A riferirlo è il suo portavoce vaticano, Greg Burke, parlando delle dirompenti affermazioni che il Pontefice stamani ha rivolto alla Curia romana nel discorso di fine anno.

Una sorta di prologo a quella che in Curia sarà la riunione di febbraio che avrà come tematica la “protezione dei minori”. Un corposo antipasto natalizio, che il Sommo Pontefice ha servito senza giri di parole: “I sacerdoti abusanti fanno parte di una rete di corruzione, lupi viziosi che divorano anime innocenti”.

In un clima in cui la Stampa è bersagliata da pesanti attacchi, che etichettano i giornalisti come “pennivendoli”, il Vescovo di Roma va controcorrente, ringraziandola pubblicamente.

“Alcuni, anche all’interno della Chiesa – chiosa Francesco – si infervorano contro certi operatori della comunicazione, accusandoli di ignorare la stragrande maggioranza dei casi di abusi che non sono commessi dai chierici della Chiesa, e di voler intenzionalmente dare una falsa immagine, come se questo male avesse colpito solo la Chiesa Cattolica”.

Invece – conclude Bergoglio – io vorrei ringraziare vivamente quegli operatori dei media che sono stati onesti e oggettivi e che hanno cercato di smascherare questi lupi e di dare voce alle vittime. Anche se si trattasse di un solo caso di abuso – che rappresenta già di per sé una mostruosità – la Chiesa ha chiede di non tacere e di portarlo oggettivamente alla luce, perché lo scandalo più grande in questa materia è quello di coprire la verità”.