Quella che dovrebbe essere una priorità è rimasta invece largamente deficitaria. Lo afferma la Lega Nazionale per la Difesa del Cane a proposito della registrazione dei dati sul randagismo; ad essere denunciate sono mancate efficienze e metodologie non omogenee. Per questo, secondo la stessa associazione, è positivo che il Ministero della Salute ha considerato la riorganizzazione dell’anagrafe canina tra le priorità dell’Atto di indirizzo sugli obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio.

Nonostante le ventuno realtà regionali, si riscontra infatti la mancanza di una tracciatura chiara e di immediata identificazione; un fatto che non aiuta a debellare gli abbandoni e pertanto il fenomeno del randagismo. A distanza di 13 anni dall’istituzione del sistema di tracciatura, non vi è un accesso uniforme ai dati da parte di tutti i veterinari, allungando così i tempi di identificazione.

La Lega Difesa del Cane invita inoltre sindaci e le ASL territoriali a rilanciare assieme alle associazioni di volontariato una campagna di massiccia microchippatura, momento di prevenzione e di risparmio degli stessi Comuni, su cui ricade inevitabile l’onere della gestione del randagismo.

Questo il capitolo sull’Anagrafe del Ministero:
“Anagrafe degli Animali d’Affezione – Si intende realizzare una banca dati centralizzata, alimentata dalle singole anagrafi territoriali per fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione degli animali e il loro legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino. Difatti, attualmente, tale registro è alimentato dalle singole anagrafi territoriali e tale sistema non permette di rintracciare, attraverso il microchip, direttamente il proprietario e si è costretti a contattare le ASL, i Comuni e, spesso, il produttore o il distributore del microchip. Attraverso l’analisi delle anagrafi esistenti ed uno studio di fattibilità progettuale, verrà valutata la possibilità di realizzare una banca dati nazionale con informazioni alle quali si potrà accedere direttamente, senza dover interrogare quelle regionali”.

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