La Fiorentina ha comunicato che il giocatore Christian Kouamé, rientrato a Firenze sabato scorso dopo aver vinto con la Costa d’Avorio la Coppa d’Africa, “in seguito a comparsa di febbre e malessere generale nella notte tra il 20 e 21 febbraio, è stato sottoposto nella mattina di oggi al test per valutare una possibile infezione malarica, alla quale è risultato positivo. Il calciatore è stato ricoverato per le cure opportune e verrà rivalutato nei prossimi giorni”.
Tornato all’ultimo momento in città, l’allenatore Vincenzo Italiano non lo aveva convocato per la trasferta di domenica scorsa a Empoli. La squadra, poi, ha avuto due giorni liberi, prima di riprendere le sedute di allenamento oggi in vista del posticipo con la Lazio.
I sintomi iniziali della malaria possono essere aspecifici e simili a quelli di altre malattie, come influenza o raffreddore. I più comuni includono:
Febbre: Il sintomo più caratteristico è la febbre alta, che può essere intermittente o continua. Nei casi più tipici, la febbre segue un ciclo di 24 ore, con brividi intensi che durano 1-2 ore, seguiti da febbre alta (fino a 41°C) per 2-6 ore, e infine da sudorazione profusa che porta alla remissione della febbre. Il ciclo può ripetersi ogni 24, 48 o 72 ore, a seconda della specie di Plasmodium responsabile dell’infezione.
Altri sintomi:
Sintomi meno comuni:
È importante sottolineare che non tutti i pazienti con malaria avranno tutti i sintomi sopra elencati. La gravità dei sintomi può variare in base a diversi fattori, tra cui la specie di Plasmodium, l’età e le condizioni di salute del paziente.
Se si verificano uno o più di questi sintomi dopo aver viaggiato in una zona a rischio di malaria, è fondamentale consultare immediatamente un medico. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono cruciali per prevenire le complicazioni gravi e la morte.
Ecco alcuni consigli per ridurre il rischio di contrarre la malaria:
Per maggiori informazioni sulla malaria, consultare il sito web del Ministero della Salute.