"Non possiamo accogliere ex mafiosi e avanzi di galera"

Riina Jr e un pentito vivono a poca distanza a Padova, protesta del sindaco

Ha destato le proteste del sindaco di Padova, Massimo Bitonci (Lega), la notizia che Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss di Cosa Nostra in regime di libertà vigilata a Padova, vivrebbe a poche centinaia di metri dalla casa che ospita un pentito di mafia, sottoposto a regime di protezione per aver contribuito a far smantellare la cosca di Nitto Santapaola.

La notizia è stata riportata oggi da ‘Il Gazzettino’, aggiungendo che entrambi vivono nel quartiere Arcella.

“Il Veneto ha già dato, Padova ha già dato – ha detto Bitonci – In particolare, ha già dato il quartiere Arcella, che soffre per la mancata integrazione di troppi extracomunitari, venuti in Italia in cerca di facili guadagni e stabilitisi qui, nell’indifferenza delle precedenti amministrazioni. La nostra comunità non può accogliere anche ex mafiosi e avanzi di galera, provenienti da mezza Italia”.

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Sulla vicenda, la Questura di Padova ha spiegato di essere pronta ad attuare tutte le misure di sicurezza a tutela delle persone coinvolte.

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