Dopo ben 8 anni dalla sua partecipazione a Festival come ospite, Gianluca Grignani fa il suo grande ritorno sul palco di Sanremo con la canzone ‘Quando ti manca il fiato’, diretto per l’occasione dal musicista, compositore e produttore Enrico Melozzi.

Un brano che ha emozionato il pubblico in sala e se stesso, dedicato al difficile rapporto con il padre. Amadeus ha insistito tanto per averlo al Festival. In un’intervista a Fanpage il cantautore ha ringraziato il direttore artistico senza il quale forse non sarebbe mai tornato sul palco dell’Ariston: “Mi ha voluto lui. È una persona molto empatica, per capacità e visione mi ricorda Pippo Baudo”.

Grignani canta il difficile rapporto con il padre

Il brano è una dedica al padre che lo ha abbandonato dopo il divorzio con la madre, una canzone struggente che parla del difficile rapporto con il genitore e la sua rabbia covata per anni. Dopo diversi anni l’artista ha deciso di scrivere questo testo liberatorio rielaborando l’abbandono paterno.

A ispirarlo una telefonata del padre, che gli chiedeva se sarebbe andato o meno al suo funerale una volta morto. Una telefonata inattesa, che ha offerto però a Grignani l’occasione di far pace con se stesso e con il genitore, aprendo la strada al perdono. Un testo molto intimo, diretto e sincero, che parla di dolore ed emozioni vere.

L’artista milanese si è raccontato a cuore aperto ai microfoni di Carmen Guadalaxara, giornalista de Il Tempo e collaboratrice di Blogsicilia per il racconto della kermesse canora, spiegando il significato del brano che ha deciso di portare a Sanremo.

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“Una canzone esistenziale che parla della possibilità di reagire”

“Sono agitato, non pensavo. Ho tenuto botta fino ad adesso. Stamattina ero molto nervoso, però sono abituato – ha confessato l’artista. “Sono un po’ preoccupato per la parte tecnica. Ho bisogno di sentire quando canto”, ma ormai “so fermare il nervoso quando salgo sul palco”.

“Questa canzone è una canzone che ha la pretesa di essere semplicemente una canzone. Non cerca di denunciare niente, cerca di non essere pesante. È una canzone che parla della possibilità di reagire – ha spiegato Grignani.

“È una canzone che avrei benissimo potuto intitolare ‘Ciao Papà’. In realtà ho preferito intitolarla ‘Quando manca il fiato’, perché è una canzone esistenziale, che parla di tutte le volte in cui ci manca il fiato. E una volta sola ci manca per la prima volta, tutte le altre volte si ripetono e quando si ripetono fanno meno male. È la prima volta che ti stupisci, perché la vita una volta sola ti colpisce forte. Tutte le altre volte ti colpisce ancora e basta’”

Il testo della canzone

Il testo integrale della canzone ‘Quando ti manca il fiato’:

Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato

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