Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano (TP), per accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata. La gestione dell’ente, già sciolto per motivi amministrativi, viene pertanto affidata per un periodo di diciotto mesi a un’apposita commissione, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

La conseguenza diretta della decisione assunta oggi dal Consiglio dei Ministri è la sospensione delle operazioni di voto a castelvetrano che sarebbe andato al rinnovo domenica prossima. Le elezioni verranno indette alla fine del periodo di commissariamento se i rapporti della prefettura rappresenteranno una situazione normalizzata o in via di normalizzazione avanzata che impedisca infiltrazioni della criminalità organizzata.

L’otto marzo del 2016 il Comune si era sciolto per effetto delle dimissioni di 22 consiglieri comunali su 30 come forma di protesta contro il reintegro del consigliere Giambalvo, arrestato per favoreggiamento a Matteo Messina denaro ma poi scagionato.

Castelvetrano è la cittadina che ha dato i natali proprio alla primula rossa Matteo Messina Denaro e in passato il Consiglio comunale era stato al centro anche di polemiche legate al fatto che un consigliere aveva dichiarato pubblicamente di aver incontrato il latitante, circostanza questa mai dimostrata ma ritenuta grave di per sè.

 

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