Il via libera è arrivato in conferenza delle regione, con la Sicilia presente e dunque anche il governo dell’isola ha detto sì. Gli inceneritori vedranno la luce grazie all’approvazione da parte della conferenza delle Regione all’art. 35 dello Sblocca Italia che prevede la realizzazione a livello nazionale di una rete di inceneritori in modo da coprire il fabbisogno nelle Regioni.

La riunione che ha dato il parere positivo è dello scorso 20 gennaio. in quella sede la conferenza doveva rispondere ad una precisa richiesta del Consiglio dei Ministri ovvero che si tenessero in conto i piani e i livelli di differenziata regionali . Una volta accettata la clausola la Sicilia si trova indietro rispetto ai liveli medi di differenziata nel resto del paese e dunque non può più opporsi al piano nazionale. Con l’ok emerge che a livello nazionale saranno realizzati, dunque, otto termovalorizzatori.

“Il piano prevede un aggiornamento annuale che tenga conto anche dei piani di smaltimento regionali- spiega il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che oggi in conferenza delle regioni ha incassato la conferma definitiva – è chiaro che questo piano parte dal presupposto che tutte le Regioni arrivino al raggiungimento degli obiettivi europei, che tutte le Regioni arrivino al 65% di raccolta differenziata, che tutte le Regioni colgano l’obiettivo di prevenzione della produzione dei rifiuti del 10%”. Una volta “fatto questo conteggio- precisa il ministro dell’Ambiente – si individua ancora la necessità del Paese di incenerimento, in questo caso, che equivale a otto termovalorizzatori”.

Una condizione che la Sicilia non potrà rispettare e dunque l’arrivo degli inceneritori è ormai cosa fatta.

Contro la scelta si schierano Sicilia Nazione (leggi qui) e Legambiente (leggi qui)

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