In provincia di Torino

“Ho vinto 5 milioni di euro al Gratta e Vinci, ora vivo in un bunker”

Era il 2 agosto 2021 quando un camionista di Nichelino (Torino) vinse 5 milioni di euro con un Gratta e Vinci. L’uomo, però, ha raccontato di avere vissuto un incubo.

Intervistato dal Corriere della Sera, ha svelato: “C’è stato un momento in cui ho maledetto quella vincita, che mi stava portando solo guai. Adesso spero che l’incubo sia finito”.

La rapina

Lo scorso 28 maggio, infatti, l’autotrasportatore è stato oggetto di una rapina nella casa in cui abita con la compagna, a Torre Pellice. Una banda di 4 criminali armati sono entrati nella sua abitazione e gli hanno urlato: “Dacci gli orologi e ce ne andiamo” e “quando mi hanno chiesto degli orologi ho pensato che avessero sbagliato persona. Il precedente proprietario era un collezionista”.

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Uno dei rapinatori, poi, ha puntato la pistola alla testa dell’uomo e lo ha colpito con uno schiaffo. Il bottino è stato di 23mila euro in contanti, preziosi, gioielli e 8 chili di lingotti d’oro, per un totale di 570mila euro.

In casa c’era tutto quell’oro perché l’autotrasportatore aveva deciso di investire parte della vincita in lingotti e criptovalute. Invece, con il resto dei soldi, ha acquistato una BMW, una casa alla madre, una villa per lui e ha potenziato la sua azienda.

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La cattura

Tuttavia, i malviventi sono stati poi rintracciati dai carabinieri perché nella borsa usata da uno di essi per il trasporto c’era un localizzatore. E non solo: una telefonata anomia ha permesso di fare arrestare il moldavo Costantin Denisov, nella cui casa, in Svizzera, sono stati ritrovati una pistola giocattolo, 12 lingotti d’oro e qualche migliaio di euro. Dopodiché sono finiti in manette anche gli altri complici.

“Ora la mia casa è un bunker, ma quando ti capita una vincita del genere vivi in uno stato di perenne euforia e commetti errori che oggi non rifarei. Avevo chiesto di depositarli in banca, ma la mia filiale era in un’altra città e le procedure erano lunghe. Dei lingotti sapevano solo gli amici intimi, non ho mica messo i manifesti”, ha raccontato lo ‘sfortunato’ vincitore del Gratta e Vinci.

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