Buon pari del Palermo a Carpi. Finisce 1-1 un match combattuto e ricco di emozioni, con i siciliani che portano a casa un punto fondamentale per la salvezza. Resta inalterato infatti il distacco (6 punti) dal terzultimo posto occupato proprio dalla squadra di Castori, che oggi le prova tutte per sfondare la porta di Sorrentino, ma ci riesce solo con un calcio di rigore trasformato da Mancosu. Nel primo tempo era stato Gilardino a far esultare Vazquez e compagni con un gol di rapina.

Sembra quello giusto il modulo schierato dal duo in panchina Schelotto-Tedesco. Il 4-3-3 portato dal tecnico argentino fa divertire i tifosi, ma soprattutto esalta le qualità del Mudo Vazquez e dei due svedesi Hiljemark e Quaison. Anche la difesa pare rivitalizzata con Gonzalez e Goldaniga molto attenti alle marcature avversarie. L’unico neo in una buona prestazione complessiva è stata l’amnesia sul rigore del Carpi, causato probabilmente dall’ eccessiva foga del numero 6 rosanero.

Poco convincenti i cambi: sull’ 1-0 Quaison viene sostituito da Trajkovski e poi Gilardino da Cristante e il Palermo si difende. Ma la scelta del tecnico argentino viene subito punita dal pari del Carpi. Manca infatti un riferimento in avanti e i siciliani arretrano pericolosamente il baricentro.

Nei minuti finali show di Vazquez, con delle giocate che valgono da sole il prezzo del biglietto, ma i compagni non lo assistono a dovere. Male Cristante che sbaglia quasi tutti i palloni toccati. Lento Trajkovski che si fa anticipare da Belec.

Nel finale potrebbe arrivare la beffa, ma Di Gaudio sbaglia a non servire Lasagna solo a centra area e il match termina con il punteggio di 1-1. Risultato che sta bene ai siciliani, che però, stando alle innumerevoli occasioni create, avrebbero anche potuto vincere.