Dal 1° al 10 agosto 2025, l’intera comunità del borgo madonita celebra il grano, la terra e le sue radici

Torna a Gangi, nel cuore delle Madonie, la Sagra della Spiga, giunta alla sua 60ª edizione: un evento straordinario che dal 1° al 10 agosto 2025 trasformerà il borgo medievale in un palcoscenico di riti, memoria collettiva, spiritualità e identità contadina. Promossa dal Comune di Gangi e organizzata dalla Pro Loco, la manifestazione si conferma uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati della tradizione siciliana.

Sagra della Spiga: simbolo del grano e del ciclo della vita

Una settimana tra fede, riti agresti e storia locale

Ad aprire il programma, venerdì 1° agosto, è il rito de “A Vanniata”, momento partecipativo in cui viene annunciato l’intero calendario degli eventi. Il 3 agosto, con la Festa dei Burgisi, Gangi torna a respirare la sua anima religiosa: una processione antica, in cui pane, doni e fede si fondono in un atto collettivo di gratitudine verso il SS. Sacramento, secondo tradizioni che affondano le radici nei riti agricoli di ringraziamento.

Lunedì 4 agosto, riflettori puntati sui 70 anni della Pro Loco: un talk show e l’intitolazione di quattro vie a storici fondatori dell’associazione celebrano il ruolo culturale e sociale dell’ente. In serata, “Gangi sotto le stelle” guiderà i visitatori in una passeggiata tra i tesori del borgo.

Martedì 5 agosto, al Foro Boario, spazio all’emozione con “U canzuniri… l’origine, il futuro, oltre ogni tempo”, una reunion tra generazioni di artisti, spigolatrici e musicanti che hanno fatto la storia della Sagra. Saranno presenti anche il Gruppo Folk Engium ed ex membri che in passato ne hanno fatto parte.

Teatro, musica e ritualità per raccontare la cultura contadina

Mercoledì 6 agosto, sempre al Foro Boario, andrà in scena “Il pisato: la memoria della spiga”, una commedia musicale in vernacolo firmata da Marilina Sauro.

Giovedì 7 agosto, il collettivo The Blaze propone “Vurrìa”, spettacolo che anticipa e spiega il significato profondo del Corteo di Demetra.

 

Memorie e Tradizioni: l’Ottocento rivive tra vicoli, sapori e mestieri

Venerdì 8 e sabato 9 agosto, viaggio immersivo nell’identità rurale di Gangi

Cuore etnografico della Sagra, “Memorie e Tradizioni” è l’evento clou dell’8 e 9 agosto, giunto all’ottava edizione. Dalle 18:30, il centro storico si trasforma in un museo a cielo aperto che rievoca la vita quotidiana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando Gangi era il centro più popoloso delle Madonie.

Attraverso la ricostruzione fedele di ambienti e attività, il pubblico potrà riscoprire il ciclo del grano, la vita nei pagliàri, la produzione di ricotta e tuma, e l’antico rituale del pane contadino. Non mancheranno le degustazioni di prodotti caseari, provola delle Madonie (presidio Slow Food) e pani di casa realizzati con farine di grani antichi.

Gastronomia, cultura e riti dimenticati

Saranno rappresentati mestieri e figure ormai scomparse: lattaio, lampionaio, barbiere, suonatore ambulante, lavandaie, cestai e calzolai. La manifestazione approfondisce anche le vicende familiari durante la Grande Guerra, con racconti, musiche e testimonianze toccanti.

Tra i piatti simbolo, ‘a pasta ccu màccu e i figliulati, fino all’inedito bianco mangiare al miele di ape nera delle Madonie. In Piazza del Popolo, i dolci della tradizione saranno serviti con rosòlio artigianale. Centrale anche la Tavulata di San Giuseppi, rito che intreccia sacralità e convivialità. 

Inoltre, ci sarà una degustazione delle Nove cose, piatto tradizionale che sarà al centro di un convegno organizzato dalla Condotta Slow Food Madonie, in programma per sabato pomeriggio. Un’occasione per riscoprire e valorizzare questa ricetta simbolica della cultura contadina locale, fatta con ingredienti semplici e genuini. Sabato mattina la Condotta Slow Food Madonie curerà anche un laboratorio, dedicato ai più piccoli, dal titolo “L’orto in tavola: impastiamo i legumi”. Durante l’attività i bambini verranno suddivisi in tre gruppi (“classi”) e, guidati da esperti, si trasformeranno in piccoli chef. Impareranno come dai legumi si possa ottenere dell’ottima pasta fresca fatta a mano. Un’esperienza educativa e divertente che unisce gioco, manualità e cultura del cibo buono, pulito e giusto.

 

Corteo di Demetra: quando il sacro incontra il mito agrario

Il 10 agosto, gran finale con il corteo dedicato alla Grande Madre

Nel giorno conclusivo, domenica 10 agosto, il centro storico ospiterà lo straordinario Corteo di Demetra, con la direzione artistica di Dario Torregrossa e la direzione creativa del collettivo The Blaze. Si tratta di un corteo storico e folkloristico dal forte impatto visivo ed emotivo.

Un corpo devozionale che attraversa il Centro Storico del borgo e il Viale delle Rimembranze, dando vita ad un rito che unisce il culto greco della terra, i riti della mietitura e il simbolismo della spiga come elemento di vita, sacrificio, prosperità e giustizia. Canti, danze, narrazioni e costumi evocano un mondo arcaico in cui il ritmo delle stagioni e la protezione divina decidevano il futuro delle comunità contadine.

Tra le suggestioni storiche, anche il legame con Alburchìa, area archeologica nei pressi di Gangi, dove affiorano tracce di un insediamento cretese, a testimoniare un antico sincretismo religioso che ancora oggi riecheggia nel corteo.

Il gran finale in Piazza del Popolo è affidato alla musica travolgente de La Cicciuzzi, a suggello di una giornata carica di emozione e senso comunitario.

 

Informazioni e biglietti

  • Per l’acquisto dei ticket per “Memorie e Tradizioni”: www.prolocogangiaps.it
  • Per info sul Corteo di Demetra, visita il sito dedicato.
  • Orari del Corteo di Demetra: ore 17:00 – Centro Storico – Viale delle Rimembranze

 


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