Si erano recati al Comune di Piana degli Albanesi per presentare una offerta per partecipare alla gara pubblica per il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti ed erano stati denunciati da un gruppo di dirigenti per turbativa degli incanti e per minacce gravi nei confronti di vari tecnici e dirigenti, con l’accusa di volere orientare il sistema di affidamento.
Dopo quasi 7 anni di indagine il giudice del tribunale di Termini Imerese, accogliendo la richiesta dei difensori dichiarava prescritti tutti i resti contestati ai due dipendenti della ditta Cogesi con sede in San Giuseppe Jato. I fatti risalgono nel novembre del 2015 quando il direttore tecnico della Cogesi Stefano Lo Greco e il dipendente Ignazio Mustacchia si erano presentati al Comune di Piana degli Albanesi per presentare una offerta per la gestione del servizio dei rifiuti.
Tra l’altro in quella sede i due lavoratori avevano segnalato alcuni errori nel bando. La Cogesi presentò un ricordo all’Anac, segnalando le anomalie nel bando di gara. L’autorità di controllo diede ragione alla società e il bando fu ritirato in regime di autotutela. Intanto alcuni dipendenti presentavano una querela per minacce subite da Lo Greco e Mustacchia.
I difensori dei due dipendenti gli avvocati Salvino e Giada Caputo, Francesca Fucaloro e Giacomo Cannizzo, attraverso acquisizione di documenti presso l’Anac e presso il Comune di Piana degli Albanesi e attraverso la audizione di alcuni testimoni hanno evidenziato che i contatti con gli uffici erano avvenuti nel rispetto dei ruoli e molte comunicazioni erano avvenute via Pec.
“Nel merito – hanno precisato Francesca Fucaloro e Giada Caputo – al di là della prescrizione è emerso nel dibattimento che alcune dichiarazioni rese dal tecnico del Comune di Piana non hanno trovato alcun riscontro investigativo”.
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