Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo colto, capace di rigore critico e profonda umanità. Palermo piange la scomparsa di Pietro Longo, figura di spessore umano e culturale, punto di riferimento per la tutela del patrimonio artistico e per l’intera comunità intellettuale siciliana. Era professore, storico dell’arte, poeta e presidente onorario di Italia Nostra Palermo.

Anche quando la vista ha cominciato ad abbandonarlo, non ha mai smesso di scrivere e testimoniare, regalando nel 2024 l’ultima sua opera: Vedere oltre la luce, un libro nato dalla sua esperienza di non vedente, pregno di lucida introspezione e incontrollabile fiducia nella vita.

I funerali si terranno oggi, 30 aprile 2025, a Palermo. Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di quanti, grazie a lui, hanno imparato a “vedere” di più.

Chi era Pietro Longo

Piero Longo, nato nel 1943, è stato uno dei protagonisti della vita culturale palermitana: storico dell’arte, docente, critico teatrale, poeta e intellettuale raffinato. Ha insegnato nei licei e all’università, collaborato con importanti testate giornalistiche e dedicato la vita alla valorizzazione della memoria e del patrimonio della sua città. Presidente di Italia Nostra Palermo per oltre un decennio, autore di saggi e opere teatrali, ha unito impegno civile e amore per la bellezza con garbo, competenza e passione.

Non era solo un uomo di cultura: era un vero e proprio narratore della città. Sapeva raccontare Palermo con passione e semplicità, facendo scoprire anche gli angoli meno conosciuti a chi lo ascoltava. Parlava di arte, storia e bellezza in modo chiaro e mai noioso, riuscendo a far amare la cultura anche a chi non la conosceva bene. Per lui la memoria non era solo qualcosa da ricordare, ma qualcosa da proteggere e tramandare. Con gentilezza e determinazione si batteva contro l’abbandono e la trascuratezza, denunciando con stile i problemi della città.

Lo storico dell’arte aveva anche uno stretto rapporto con la comunità di Caccamo, dove fu protagonista di eventi culturali e apprezzato relatore. Nel 2013 partecipò all’investitura della Castellana di Caccamo, celebrando la storia locale con entusiasmo e competenza. In tanti ne ricordano oggi l’eleganza intellettuale e l’empatia, la capacità di incoraggiare e consolare, come fece durante la malattia della sorella di un caro amico.

Nel 2022 intervenne al parco Uditore per commemorare Guido Di Stefano, primo presidente di Italia Nostra, piantando una quercia in suo onore. In quell’occasione tenne un discorso appassionato, nonostante le difficoltà fisiche, dimostrando ancora una volta il suo spirito combattivvo e il suo profondo legame con Palermo.

Il cordoglio

Si moltiplicano i messaggi di cordoglio sui social: “Oggi ci ha lasciati il Prof. Piero Longo, per me semplicemente Piero. Un grande amico e insigne professore, che ha contribuito attraverso l’esempio e i preziosi consigli, a placare la mia sete di cultura e conoscenza. Numerosi sono stati gli interventi alle presentazioni delle mie produzioni letterarie, alle quali ha spesso contribuito con mirabili e apprezzate prefazioni. La cultura palermitana perde oggi una figura di primo piano che lascia un vuoto incolmabile. Grazie Piero di ciò che hai fatto “nel tuo transito terrestre” ha scritto Francesco Teriaca.

Poi ancora: “Avvolto nella luce, te ne vai, Piero. Eri luce e sei tornato luce, per noi si fa più buio. Sono cresciuta con l’eco della tua risata gioiosa e istrionica nelle feste di famiglia, con le tue parole che disegnavano forme aggraziate nell’aria, come i tulipani danzanti di Fantasia, con le tue rime festose che scandivano le occasioni piccole e grandi da celebrare. Eri generoso delle tue parole eleganti e profonde, scrigni preziosi che racchiudevano mondi magici che narravi a chi, fortunato, di turno, poteva ascoltarti. Avevi tempo, attenzione, un sorriso per tutti, sempre. Ci mancherai troppo. Piero Longo, i funerali saranno venerdì alle 8,30, nella chiesa della Martorana, per chi volesse salutarlo” ha scritto Elisa Giudice.