Affluenza alle urne scarsa nel primo rilevamento, quello delle 12,30, nei 120 comuni al voto in Sicilia. A tenere banco è il caos avvenuto a Palermo con seggi aperti anche 6 ore dopo l’avvio ufficiale delle operazioni di voto e centinaia di elettori rimandati a casa per assenza dei presidenti di seggio. Il ‘voto negato‘ influisce pesantemente sull’affluenza e mette a rischio la validità della consultazione

I dati di affluenza

Nella provincia di Trapani, con due soli comuni chiamati alle urne, ha votato, alle 12,30, il 16,92%, ad Enna (4 comuni) il 10,6%; nel Ragusano, con 6 comuni al voto, il 17,16%, a Siracusa (5 comuni) 20,26% (solo dopo l’arrivo dei dati di  Solarino giunti per ultimi); a Caltanissetta (7 comuni) il 12,23%; ad Agrigento (10 comuni) affluenza del 15,36%; a Catania il 16,14% (20 comuni), a Palermo città l’affluenza si attesta al 10,87% quando mancano io dati delle ultime 13 sezioni appena insediate. Su base provinciale il dato è dell’13% ma falsato dai dati mancanti a causa del caos a Palermo ma anche dall’assenza dei dati di Bisacquino. Il dato di Cefalù è arrivato insieme a quello di santa Flavia, alle 15,30 alzando la percentuale comunque ancora provvisoria. Per ultimi arrivano i dati della provincia di Messina che si attesta al 16,85% con il capoluogo al 18,78%. Impossibile effettuare, in queste condizioni, una media regionale attendibile. Il dato del 10,43% che si trova sul sito ufficiale della Regione è falsato dall’assenza dei numeri di Palermo

Dove si è votato di più e dove meno

Il Comune con la maggiore affluenza registrata in Sicilia alle 12,30 è Aci Bonaccorsi nel Catanese con il 21,92%  mentre la palma dell’affluenza più bassa spetta ad Acquaviva Platani nell’Agrigentino con il 6,61%

Occhi puntati su Palermo

Gli occhi restano, però, puntati su palermo dove c’è il rischio concreto di una pioggia di ricorsi e già si preparano inchieste su quanto accaduto

Il Comune di Palermo: “Carte inviate alla Procura”

Una nota dell’amministrazione comunale delle 10:38 informa che “in relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”.

Il caos è iniziato ieri pomeriggio

Il caos è cominciato ieri pomeriggio, quando in molte sezioni dislocate all’interno delle scuole non si sono potuti insediare regolarmente i seggi per mancanza di presidenti. Le prime avvisaglie sul forfait si erano avute già venerdì con il Comune di Palermo che aveva fatto appello agli ordini professionali di avvocati e dottori commercialisti per reperire professionisti da impiegare come presidenti: tutti mobilitati a partire dalla prefettura, ma le adesioni dell’ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato.

Appelli a prefetto di ministro “Si voti fino a domani”

E da più parti si chiede la proroga del voto fino a domani per ovviare a quanto sta accadendo. “Serve un provvedimento immediato del Ministero dell’Interno che consenta di prorogare il voto fino a domani a Palermo. La rinuncia di tantissimi presidenti di seggio e l’assoluta impreparazione del Comune di Palermo sono un fatto gravissimo. Ci sarà tempo per le autorità competenti per accertare le responsabilità ma nell’immediato sarebbe una vergogna se migliaia di palermitani non potessero esprimere il proprio voto. Il possibile caos nei seggi elettorali era stato paventato e denunciato da giorni, questa sia l’ultimissima e triste pagina di un’esperienza fallimentare, ora consentiamo alla democrazia di essere esercitata dal popolo: le operazioni di voto siano prorogate almeno fino domani alle ore 15.” Lo dichiara Nino Minardo, segretario regionale della Lega Sicilia.
“Oggi stiamo assistendo all’ultimo scellerato atto dell’Amministrazione Orlando. Per la prima volta nella storia, a Palermo, si stanno mandando a casa tanti elettori pronti ad esprimere il proprio voto. Chiediamo al prefetto che i seggi rimangano aperti anche nella giornata di lunedì mattina per consentire a quante più persone di espletare il proprio voto e garantire così il rispetto di tale dovere e di tale diritto”. Lo dichiara il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro.

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