A 48 ore dal fermo è arrivata la decisione del gip. A poche ore dalla manifestazione a Palermo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo Roberto Riggio ha convalidato il fermo di Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, i due attivisti dei centri sociali accusati del pestaggio del segretario provinciale di Forza Nuova Massimiliano Ursino.
I due militanti lasciano il carcere ma scatta la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Palermo con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana.
Il pestaggio è avvenuto martedì in via Dante a Palermo. Ursino è stato accerchiato, legato mani e piedi, e pestato a sangue da un gruppo che con i volti coperti lo ha ferito alla testa a colpi di bastoni.
Il pestaggio è accaduto al centro di Palermo, a pochi passi dalla sede di Forza Nuova. Per la vicenda sono stati denunciati a piede libero altri quattro ragazzi, mentre due sono ancora ricercati.
Tra loro c’è una ragazza, quella che si sente nel video mentre cerca di tranquillizzare i tanti testimoni che chiedono di mettere fine al pestaggio.
Per Giorgio Bisagna, il legale di Codraro e Mancuso, “i frame estratti dalla riprese delle videocamere della zona non sono chiari. Sono bui e ripresi dall’alto e non è per nulla chiaro chi ritraggano. Comunque nomineremo un perito per farli visionare”.
Codraro e Mancuso, ieri, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: i due sono stati interrogati separatamente anche perché non possono avere contatti. Intanto Forza Nuova ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile.
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