Monta la protesta degli agricoltori siciliani e non solo. Lavoratori ed agricoltori del settore primario si sono riuniti questa mattina a Palermo per manifestare nuovamente contro la crisi che sta affliggendo il settore a causa delle politiche europee e nazionali, in particolare sull’applicazione del cosiddetto “Green Deal”. Quella di oggi è infatti la seconda mobilitazione nel giro di 48 ore. Non più tardi di mercoledì, in migliaia hanno sfilato fra le strade del centro del capoluogo siciliano. Un corteo che si è concluso con un primo momento di confronto con l’assessore regionale Luca Sammartino, anche se la soluzione definitiva ai problemi posti dai manifestanti sembra al momento lontana.
Agricoltori, allevatori e pescatori protestano a Palermo
Circa quattrocento oggi i presenti, i quali sono partiti intorno alle 10.30 da piazza Verdi per raggiungere poi piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione Siciliana. L’idea dei manifestanti, guidati oggi da Franco Calderone, è quella di consegnare nelle mani del governatore Renato Schifani un vademecum riportante le richieste di lavoratori ed imprenditori di settore per contrastare gli effetti negativi delle recenti politiche nazionali ed europee. Al fianco degli agricoltori, come già avvenuto mercoledì, hanno sfilato anche gli allevatori, i pescatori e diversi sindaci provenienti da tutta la Sicilia.
Seconda manifestazione in pochi giorni
Una mobilitazione che segue a quella avvenuta mercoledì fra le strade di Palermo. In migliaia hanno infatti popolato un corteo che è partito da piazza Marina e si è concluso in piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione Siciliana. L’obiettivo della manifestazione, in quel caso, era quello di chiedere al governatore Renato Schifani l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la tutela dei prodotti made in Sicily. Lavoratori ed imprenditori hanno infatti manifestato a più riprese le preoccupazioni relative alle nuove politiche europee in materia di green deal e alle importazioni di prodotti dall’estero, alcuni dei quali trattati con il glifosato. L’altro grande tema riguarda la fuga di giovani verso l’estero. Problema che, secondo i manifestanti, depaupera il territorio di importanti risorse per il futuro.
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