I bagni non sono funzionanti, negli uffici ci sono muffa e umidità. Queste sono le condizioni in cui lavorano i dipendenti al Comune di Carini. Lavoratori che per lo più sono in part-time da 30 anni, in un’amministrazione cittadina in cui le progressioni di carriera sono bloccate e la contrattazione decentrata non è stata ancora avviata. “Si registra una situazione di forte criticità – dichiarano le Rsu comunali e la responsabile territoriale della Cisl Fp Palermo Trapani, Rosa Ciambra – tale da richiedere interventi urgenti da parte dell’amministrazione comunale”.

Ciò è quanto emerso nel corso dell’assemblea sindacale indetta dalla Cisl Fp, in cui è stata ribadita la necessità di trasformare i contratti part-time in full-time “per ottenere finalmente condizioni di lavoro e salari dignitosi, oltre a migliori prospettive di avanzamento professionale”.

Diversi punti emersi durante l’assemblea

“Dopo oltre trent’anni di servizio, molti dipendenti comunali sono costretti a vivere con un salario misero e senza la possibilità di miglioramento –  hanno sottolineato le Rsu e Ciambra – nonostante l’amministrazione abbia assunto nuovo personale a tempo pieno, le richieste dei lavoratori sono rimaste senza risposta, creando disparità e malcontento”. Fra i punti emersi durante l’assemblea, anche il blocco delle progressioni di carriera del personale, il ritardo nella contrattazione decentrata e le precarie condizioni strutturali degli uffici che “compromettono il benessere del personale e la qualità dei servizi resi al cittadino”.

Indetta una nuova assemblea per il 12 novembre

“Mancano le relazioni sindacali fra l’amministrazione e le parti sociali – affermano Ciambra e le Rsu – vengono ignorate le legittime necessità dei lavoratori. Confidiamo che si comprenda l’importanza del personale nella macchina comunale e che si convochi prima possibile il sindacato. Abbiamo indetto una nuova assemblea per il prossimo 12 novembre, qualora l’incontro non porti a soluzioni concrete, i lavoratori sono pronti a intraprendere tutte le iniziative sindacali più forti per rivendicare i propri diritti e la propria dignità”.

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